venerdì 28 novembre 2008

Diritti umani

Prima o poi dovremo fermarci e chiederci, e chiedere ai nostri politici, che mondo vogliamo. Sembra che l'emergenza economia abbia annebbiato la mente di molti, troppi italiani, come se tutti i problemi dell'umanità si potessero risolvere con un po' di soldi nel portafogli. Certo l'economia è una voce importante nella vita di una nazione, ma non può essere l'unica e quando si perdono di vista le conquiste del pensiero in merito ai diritti dell'Uomo, e quando in nome della paura e dell'insofferenza ci si dimentica di quella storia recente in cui minoranze senza colpa sono state vittime di violenze inaudite, allora l'emergenza umanitaria non riguarda più solo il problema degli immigrati che giungono nel nostro paese e dei quali non si sa che fare, ma riguarda ciascuno di noi, il nostro modo di rapportarci con noi stessi, con il mondo che vogliamo creare, con l'altro, il diverso, con la storia che stiamo scrivendo che assomiglia sempre più pericolosamente ad una storia già tragicamente scritta. Forse è arrivata l'ora di crescere e immaginare un mondo in cui diversi e straniei siamo anche noi insieme a loro.