domenica 30 novembre 2008

Sulla mafia

Fa sempre bene riflettere su quelle parole d'uso comune che rischiano di diventare, nel nostro immaginario quotidiano, stereotipi senza contenuto; così la parola mafia, pur evocando gli scenari di guerra e sopruso che tutti siamo capaci non solo di disapprovare, ma anche, e soprattutto, di condannare, rischia di distogliere l'attenzione da tutti quei comportamenti mafiosi coi quali, se vogliamo vivere in questo mondo, prima o poi tutti ci troveremo a fare i conti (Copio o non copio al compito del concorso? Mi faccio o non mi faccio raccomandare? Cerco o non cerco scorciatoie per fare le scarpe al mio prossimo?). Insomma mafia non è solo bombe e pizzo, mafia è fare i furbi a dispetto delle regole gioco.

sabato 29 novembre 2008

Mumbai

C'è da chiedersi, in una tragedia come quella degli attentati indiani, se sia possibile fare differenza tra morti di un paese e morti di un altro paese. I morti, almeno loro, non sono tutti uguali? Ne dobbiamo fare di strada per capire cos'è veramente la vita umana.

venerdì 28 novembre 2008

Diritti umani

Prima o poi dovremo fermarci e chiederci, e chiedere ai nostri politici, che mondo vogliamo. Sembra che l'emergenza economia abbia annebbiato la mente di molti, troppi italiani, come se tutti i problemi dell'umanità si potessero risolvere con un po' di soldi nel portafogli. Certo l'economia è una voce importante nella vita di una nazione, ma non può essere l'unica e quando si perdono di vista le conquiste del pensiero in merito ai diritti dell'Uomo, e quando in nome della paura e dell'insofferenza ci si dimentica di quella storia recente in cui minoranze senza colpa sono state vittime di violenze inaudite, allora l'emergenza umanitaria non riguarda più solo il problema degli immigrati che giungono nel nostro paese e dei quali non si sa che fare, ma riguarda ciascuno di noi, il nostro modo di rapportarci con noi stessi, con il mondo che vogliamo creare, con l'altro, il diverso, con la storia che stiamo scrivendo che assomiglia sempre più pericolosamente ad una storia già tragicamente scritta. Forse è arrivata l'ora di crescere e immaginare un mondo in cui diversi e straniei siamo anche noi insieme a loro.

Giovanni Falcone

Rivedere oggi le immagini dell'attentato allo svincolo di Capaci, che ha fatto strage di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della sua scorta di giovani agenti pugliesi, tra cui Vito Schifani, non può non suscitare interrogativi ancora più profondi di allora: cosa pensare di una società dove la giustizia può fare questa fine?

giovedì 27 novembre 2008

Marmellata mediatica

Ma davvero la battaglia per i diritti di chi è diverso non può fare a meno di passare per certe vie? Davvero la vittoria di Vladimir Luxuia al programma polpettone l'Isola dei famosi, può aiutare nella discussione su problemi importanti come quello che riguarda la maturazione di scelte riguardanti le minoranze, tutte le minoranze che chiedono riconoscimento alla nostra società?
Forse, no, ma la televisione vuole farci credere il contrario

mercoledì 26 novembre 2008

Gene Hackman

Emanuele Kraushaar ci parla di un film, ma subito scivola su piani molto più profondi, la necessità di un modello e gli effetti del modello nella nostra vita. Come se un'influenza se ne tirasse sempre dietro un'altra, in una catena infinita di fallimenti e delusioni. Qual è la via per uscirne, per trovare la chiave giusta nella vita? La letteratura insegna soprattutto a porsi domande, più che a fabbricare risposte uguali per tutti e quindi inutili.

martedì 25 novembre 2008

Sulla soglia

Spesso, la soglia tra la vita e la morte diventa scenario di polemiche disumane. Ramona Corrado dà una sua umanissima soluzione, in cui la donna gravemente malata, e quasi del tutto compromessa, proclama un suo commovente Ti spiego a cosa servo.

lunedì 24 novembre 2008

The show must go on

Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara è considerato da qualcuno come il miglior cantante di tutti i tempi. Tanto bravo e carismatico, quanto discusso. Da un certo punto di vista, deve essere considerato senza dubbio fuori: ma fuori da cosa? Può essere un'occasione per riflettere sul senso della vita.

domenica 23 novembre 2008

Franco Arminio

Sorprende l'abilità di Franco Arminio di dipingere in pochi tratti, stilizzati eppure precisi, stati d'animo e sentimenti, biancore che si rifrange in storie celate e forse per questo ancora più universali

sabato 22 novembre 2008

Nadia Agustoni

La poetessa ha ormai raggiunto una matura misura personale, in versi che sanno fare tesoro di ritmi e fonemi per narrare - sotto forma di illuminazione - i segreti nascosti nelle pieghe della vita, il dolore, ma anche una difficile e sfuggente redenzione.

venerdì 21 novembre 2008

Handicap

Roberto Rossi Testa, nell'ultimo dei suoi apologhi, tocca un tema delicato, quello dell'handicap. Tutti noi conosciamo qualche persona down: sappiamo che sono tra le persone più dolci che esistano. E allora viene da chiedersi: perché rifiutarle, come a volte avviene, prima che nascano? Sono i misteri della vita.

Ayrton

Ci sono uomini che facilmente si trasformano in leggende: Ayrton Senna è uno di questi e Lucio Dalla ha saputo rendere nel modo migliore, con malinconia lancinante, questo senso comune di affetto e gratitudine che tutti abbiamo avuto verso il pilota brasiliano.

giovedì 20 novembre 2008

Una strana dichiarazione d'amore?

NON PENSARCI, VA TUTTO BENE
parole e musica Bob Dylan

Non serve stare seduta a chiederti perché, babe
Non è il caso, comunque
E non serve stare seduta a chiederti perché, babe
Se non capisci ancora
Quando il tuo gallo canterà all'alba
Guarda fuori dalla tua finestra e me ne sarò andato
Tu sei il motivo per il quale vado via
Ma non pensarci, va tutto bene

Non serve accendere la tua luce, babe
Quella luce che non ho mai visto
E non serve accendere la tua luce, babe
Sono sul lato oscuro della strada
Ancora speravo ci fosse qualcosa che tu potessi fare o dire
Per cercare di farmi cambiare idea e restare
Ma noi non abbiamo mai parlato abbastanza
Ma non pensarci, va tutto bene

Non serve gridare il mio nome, ragazza
Come non hai mai fatto
Non serve gridare il mio nome, ragazza
Non posso più sentirti
Sto pensando e domandandomi in tutti i modi lungo la strada
Una volta ho amato una donna, una bambina mi sono detto
Gli ho dato il mio cuore ma lei voleva la mia anima
Ma non pensarci, va tutto bene

Arrivederci, dolcezza
Dove sono diretto non posso dirlo
Ma ciao è una parola troppo bella, babe
Così dirò solamente addio
Non sto dicendo che mi hai trattato male
Avresti potuto fare di meglio ma non mi interessa
Hai solamente sprecato il mio tempo prezioso
Ma non pensarci, va tutto bene

DON'T THINK TWICE IT'S ALL RIGHT
words and music Bob Dylan

It ain't no use to sit and wonder why, babe
It don't matter, anyhow
An' it ain't no use to sit and wonder why, babe
If you don't know by now
When your rooster crows at the break of dawn
Look out your window and I'll be gone
You're the reason I'm trav'lin' on
Don't think twice, it's all right

It ain't no use in turnin' on your light, babe
That light I never knowed
An' it ain't no use in turnin' on your light, babe
I'm on the dark side of the road
Still I wish there was somethin' you would do or say
To try and make me change my mind and stay
We never did too much talkin' anyway
So don't think twice, it's all right

It ain't no use in callin' out my name, gal
Like you never did before
It ain't no use in callin' out my name, gal
I can't hear you any more
I'm a-thinkin' and a-wond'rin' all the way down the road
I once loved a woman, a child I'm told
I give her my heart but she wanted my soul
But don't think twice, it's all right

I'm walkin' down that long, lonesome road, babe
Where I'm bound, I can't tell
But goodbye's too good a word, gal
So I'll just say fare thee well
I ain't sayin' you treated me unkind
You could have done better but I don't mind
You just kinda wasted my precious time
But don't think twice, it's all right


Una rasoiata in pieno viso questo testo, caustico fino al cinismo e misogino quanto basta per dare (ma non ne sentivamo il bisogno) ancora una volta l'immagine della donna come creatura inferiore, superficiale, mantide che succhia l'anima, capricciosa senza ritegno e, per contro, far risaltare una figura di uomo che non ha bisogno di nulla, indipendente, indifferente, quello che (per dirla tristemente con una vecchissima pubblicità) non deve chiederre MAI



mercoledì 19 novembre 2008

Libri testo: ma come?

Sebbene non sia d'accordo con questa affermazione: "Come sono fatti i libri di testo? Chi ne ha parlato tanto male dovrebbe dargli uno sguardo. Sono per lo più ben fatti; diciamo pure incredibilmente ben fatti, in un paese in cui funzionano sempre meno cose. Ricchi, aggiornati, gradevoli." e la mia esperienza mi dica che i libri di testo dei nostri ragazzi sono fatti malissimo e rispetto ai nostri (vecchi e seriosi ma davvero carichi di contenuti) sono poco più che Bignami con le fotografie, ritengo che una riflessione su di essi sia importante

martedì 18 novembre 2008

Orrori quotidiani

Non c'è bisogno di essere animalisti per provare orrore di fronte a spettacoli come la macellazione delle balene nelle isole Faer Oer: eppure sembra che per qualcuno sia una festa degli occhi e del cuore. Si può studiare la questione dal punto di vista antropologico, ma forse sarebbe più urgente educare al rispetto di ogni essere vivente.

lunedì 17 novembre 2008

Curiosità

Mario Bertasa riesce a cogliere nelle piccole o addirittura piccolissime cose della vita quotidiana un segno che riguarda il senso della vita: uno sguardo che invita a non scartare nulla , perché nel microscopico si può nascondere un'indicazione preziosa, seppure nascosta e quasi invisibile.

domenica 16 novembre 2008

Una petizione

La Rete, questo luogo-non luogo dove le parole viaggiano veloci e a volte i pensieri si affollano per la quantità di notizie alle quali si può, con un solo clic, accedere, ha già nel nome un'ambivalenza che deve rendete attenti i fruitori: essa può essere si trappola ma di più può essere reticolato e intreccio di pensiero e conoscenza, di incontro e condivisione di idee, a noi, a chi vi accede, farne un uso adulto e attento. purtroppo qualcuno vorrebbe imbavagliare gli utenti e rendere impossibile quel libero scambio di pensieri e parole che fanno di internet luogo di grande democrazia.

sabato 15 novembre 2008

Menzogna o creatività?

Se l'arte si fa oggetto che modifica il suo rapporto col fruitore, da oggetto che genera piacere estetico contemplante a oggetto col quale avere un rapporto d'uso o comunque di interazione e a sua volta il designer nel progettare oggetti d'uso ne cerca non solo e non tanto la fruibilità materiale ma li investe di valori simbolici cercando i limiti fra progettazione/design e arte si assottigliano fino a sovrapporsi e mescolarsi , non solo ma il mondo che si occupa della diffusione/vendita di tali oggetti, quello pubblicitario, diventa un mondo di linguaggi in cui quello che conta è il messaggio evocato come assenza che genera bisogno e dunque il desiderio e non più l'oggetto materiale. Argomentazioni complesse per una riflessione importante, quella sulla modificazione dei linguaggi estetici nel nostro tempo, di Andrea sartori

venerdì 14 novembre 2008

Facebook

Franz Krauspenhaar ci parla della sua esperienza sul famoso social network: uno dei tanti, splendidi trabocchetti della rete. Un'illusione moltiplicata all'infinito, che rende, come spesso capita, un'eredità piena di nulla. Eppure si continua a cliccare, a chiacchierare, a ricamare fiori multicolori su uno sfondo inconsistente. Vanità delle vanità, avrebbe detto qualcuno.

giovedì 13 novembre 2008

Condominio Rebibbia

Una vita cominciata male quella di Luigi che si racconta in Luci e ombre dal condominio Rebibbia (più ombre che luci) , Sinnos Editrice, 10,00 euro ; il padre morto di setticemia e la madre sotto i bombardamenti del '44 che lo lasciano orfano in balia del tempo che verrà; l'orfanotrofio fino a diciotto anni e poi via, sulla strada e quello che succede non è più competenza dello Stato ma solo responsabilità personale, e lui che sceglie di accaparrarsi un risarcimento dalla vita con lo smercio di assegni falsi, una storia incredibile e toccante, come tutte le storie di quelli che si trovano in carcere perché si sono scontrati con una vita molto più coriacea di loro.

Era mio padre

Franz Krauspenhaar è un autore che esula da qualsiasi possibilità di catalogazione. "Siamo vivi": è un'espressione che ricorre spesso nel suo frasario quotidiano, sintetizzando quella provvidenziale incapacità di inquadrarsi negli schemi usuali che fa di lui un personaggio imprevedibile nella letteratura e nella vita. Col pretesto del suo compleanno, Giorgio Morale ci parla di Franz e del suo ultimo libro: Era mio padre, un esempio significativo della sua personalità sui generis.

mercoledì 12 novembre 2008

In tempo di pace

Oggi, al telegiornale, ho sentito una frase che mi ha colpito molto, non so dire esattamente cosa mi abbia colpito se la semplicità con cui è stata proferita dalla giornalista impettita o se l'enormità di quella che mi è parsa una menzogna . La frase suonava più o meno così: "Oggi, 12 novembre ricorre il quinto anniversario della strage di Nassirya, uno degli eventi più gravi per l'Italia in tempo di pace. " In tempo di pace, parole che rimbalzano nella mente di chiunque non si fermi alla superficie delle cose e che fanno germinare una domanda: "Quale pace?" Nel nostro tempo martoriato non solo da focolai di conflitti in varie parti del mondo ma anche da avvenimenti per i quali non si riesce a trovare la verità e da notizie date in modo tale che pare davvero che non succeda mai niente, mi sembra davvero difficile parlare di tempo di pace se non come qualcosa ancora da costruire.

martedì 11 novembre 2008

The mission

Resta uno dei film più belli su un tema delicato e lacerante. Sono molti gli ingredienti che ne fanno un piccolo capolavoro: non ultimo, la splendida colonna sonora di Ennio Morricone. Il conflitto tra carità (1Cor 13!) e violenza del potere, anche ecclesiastico, è reso con passaggi musicali che inevitabilmente si depositano nel cuore.

lunedì 10 novembre 2008

Miriam Makeba

La cantante sudafricana, famosa per la sua strenua lotta contro l'apartheid, è morta alla fine del concerto anti-camorra dedicato a Saviano. Uno di quei strani segni del destino, che fanno inevitabilmente pensare. La ringraziamo per il coraggio con cui ha affrontato la vita e la morte e per la traccia di vita vera che si lascia alle spalle e che, speriamo, qualcuno raccoglierà.

domenica 9 novembre 2008

Mercato

Frei Betto, teologo della Liberazione, affronta un tema di grande attualità: la crisi del mercato, che ha suscitato grandi speranze nel mondo capitalista - e non solo - e che ora rivela tutto il marcio di un sistema che ha giocato con i risparmi della gente (soprattutto la più modesta). Si pensava di risolvere tutto con un perverso meccanismo di crediti e debiti, che ha dimostrato presto di non aver nulla a che fare con l'economia reale. Una presa di coscienza drammatica, per alcuni tragica; mentre i veri responsabili ne sono usciti, spesso, ancora più arricchiti.

sabato 8 novembre 2008

Biologia

Vito Mancuso affronta una questione delicatissima, quella della libertà dell'uomo e della autodeterminazione in casi estremi di salute: la questione, in una parola, di quello che oggi si definisce "testamento biologico". Casa prevale nell'uomo, il biologismo o la libertà dello spirito? Si tratta di problemi che probabilmente non troveranno mai una soluzione definitiva, ma è bene parlarne, discuterne, approfondire.

venerdì 7 novembre 2008

Botte da orbi

Sembra tornata la stagione degli scontri frontali su temi caldi che mobilitano idee diverse o opposte: qui troviamo una reazione indignata di fronte alle provocazioni della destra in un corteo che manifesta contro la riforma della scuola del ministro Gelmini. Come reagire di fronte a questi eventi? Servono nuovi eroi?

giovedì 6 novembre 2008

Ciao Chicago!

Un lungo discorso, chiaro, forte deciso. Il presidente che gli americani hanno scelto per accompagnarli in questo difficile momento storico si è presentato così, col volto deciso di chi sa la durezza della vita ma che sa anche che per cambiare il mondo bisogna essere capaci di sognare

mercoledì 5 novembre 2008

Obama

349 a 163: Obama conquista una vittoria schiacciante su Mc Cain che, con gesto nobile dice: "Sarà anche il mio presidente". Fino a qui un'avventura iniziata due anni fa. Su Barack Hussein Obama,all'inizio, in pochi avrebbero scommesso e invece, in un crescendo rossiniano , lui, ha portato molti a credere che "Yes, we can change!". La Casa Bianca si tinge di nero che oggi è il colore della speranza, della gioia, della giustizia e della democrazia, il colore di chi morì lasciando un testamento che nel tempo ha fruttificato, il sogno di Martin Luther King oggi comincia a realizzarsi. Speriamo che il difficile cammino che attende il nuovo presidente possa portare davvero quel vento nuovo che alcuni hanno provato a immaginare

martedì 4 novembre 2008

Un magnifico rettore sull'Università

Finché c'è dialogo c'è speranza, verrebbe da dire di fronte ai ripetuti niet del governo in carica alle richieste di confronto con le parti interessate alla riforma della scuola di ogni ordine e grado, inclusa quindi l'Università, eppure una democrazia è tale solo se chi governa, pur avendo la maggioranza mette in atto l'ascolto di tutte le parti. Fiumi di gente che protestano contro i tagli indiscriminati che colpiranno la scuola dovrebbero indurre a più miti consigli chi fin'ora ha mostrato i muscoli della maggioranza parlamentare. Ci auguriamo che i nostri governanti leggano una lettera come questa e abbiano voglia di discuterla, perché solo nel dialogo è realizzabile una trasformazione del nostro paese.

lunedì 3 novembre 2008

Senza parole, un'intervista

Ottomila caratteri per un libro che la stessa autrice definisce romanzo storico per la cui traduzione M. Gottardo e M. Morzenti debbono aver faticato non poco. Non dev'essere stato facile, infatti, rendere conto di quella passione per l'ordine delle parole, per il dettaglio, per la disposizione attenta che vengono con candore giustificate nell'intervista rilasciata a Barbara Romagnoli con un apologo:
"In Cina c’era un falegname che realizzava delle cose molto raffinate, soprattutto decorava i singoli pezzi su tutti i lati. Un amico gli disse: -non c’è bisogno che impieghi tutto questo tempo per decorare un tavolo anche all’interno, tanto non lo vedrà nessuno-. -Ma io sì-, ha risposto il falegname.

domenica 2 novembre 2008

La miseria dei malvagi

Il male: perché esiste? Che senso ha la sua esistenza e quella di chi lo compie? Perché sembra che i malvagi abbiano sempre la meglio sui giusti? Esiste una giustizia in questo mondo? Molti sono i filosofi che si sono interrogati su questo argomento, forse senza altri risultati se non quelli di un affinamento del pensiero, di un approfondimento capace di far riflettere a secoli di distanza, anche se mutano i tempi, anche se cambia il modo di guardare alla vita e alla verità. Severino Boezio lo ha fatto in una condizione estrema, mentre attendeva l'esecuzione della pena capitale in carcere. Da questa riflessione ha partorito i V libri del De Consolatione Phiolosophiae, opera che non presenta tratti di genialità o un pensiero originale, ma che trova il suo valore nel vissuto stesso del filosofo il quale vive ciò che scrive trovando, nella propria condizione tragica, consolazione nella filosofia.

sabato 1 novembre 2008

Voce in moto contrario

Una poesia mai immediata quella di Fabrizio Centofanti, un'arte che si rivela poco a poco a chi nella lettura si dispone all'ascolto del silenzio, il suo, fatto di modulazioni sempre più sorprendenti, di ombre abitate da un'insistita memoria della luce vista, vissuta, esperita, perché è la luce la protagonista,una luce filtrata dal setaccio fitto del mistero. La fatica del cesello è ripagata con il deflagrare di energie che sembrano sgorgare misteriosamente, quasi acqua sorgiva, dalla pagina.