domenica 14 giugno 2009

René Char

Nato a L'Isle-sur-la-Sorgue (Vaucluse) nel 1907, René Char ha trascorso tutta la giovinezza in Provenza il cui paesaggio è sempre presen te nella sua poesia. Ha partecipato alla resistenza (come capitano Alexandre fu personaggio leggendario nella lotta contro i tedeschi). In fase surrealista ha scritto Artine (1930), Il martello sen za padrone (Le marteu sans maitre, 1934). Alla resistenza sono ispirati i Fogli di Hypnos (Feuillets d'Hypnos, 1946) che gli diedero la notorietà. Ha il gusto per la fulminea audacia delle immagini e uno stile duramente opposto all'eloquenza, duro e contratto fino all'aforisma. Nelle opere successive è poeta essenzialmente lirico: Ricerca della base e della sommità (Recherche de la base et du sommet, 1955), Poesie e prose scelte (Poèmes et proses choisis, 1957), Comune presenza (Commune présence, 1964): Char crede nel linguag gio come accordo armonico tra immaginazione e natura, sa fondere in ogni frase una straordinaria e a volte enigmatica tensione co municativa. Densamente metaforici e simbolici sono La notte tali smanica (La nuit talismanique, 1972), La nudità perduta e altre poesie (Le nu perdu et autres poèmes, 1978).