giovedì 4 giugno 2009

Perché ogni cosa è destinata a morire

Cara Sibibilla

mi lasci qua nelle mani dei cani senza una parola e sai quanto ti sarei grato.

Altre parole non trovo. Non ho più lagrime. Perché togliermi anche l'illusione che una volta tu mi abbia amato e l'ultimo male che mi puoi fare

Ma pure spero ancora in una tua buona parola, di quelle che si scrivono ad un amico inutile e lontano, un tuo sorriso di riflesso e tante tue notizie sulle righe. Cara, chi ti fu caro, fu

Dinuccio è vero?

(Dino Campana, Marradi 27 settembre 1917 )