lunedì 16 febbraio 2009
Foibe
Il silenzio è padre e madre della memoria e la memoria è, o dovrebbe essere quell'abisso nel quale ci immergiamo per irgenerare noi stessi, per fare i conti col passato e lanciare ponti verso il futuro. Spesso la memoria che affonda le radici nel secolo scorso è una memoria ferita, ancora sanguinante ancora non risarcita. Ma guai a dimenticare