Il termine polis (pl. poleis) deriva dal greco πόλις, "città", ed è usato per indicare l'organizzazione politica greca dell'età classica, detta anche città-stato. Nello stesso senso la costituzione è detta politeia, mentre il termine che designa il cittadino è polites come se appunto la polis fosse l'unica vera forma di stato.
Il termine polis aveva diverse valenze e poteva significare "cittadella fortificata", "acropoli", ma anche "entità statale" dotata di un centro politico e Koinonia ton polititon ossia "comunità dei cittadini" nella sua dimensione politica.
La comunità cittadina come centro dell'esperienza politica caratterizza la storia della Grecia antica. Essa costituiva la principale forma di stato, tant'è vero che il pensiero politico greco si concentra quasi interamente sulla polis e sulle sue forme costituzionali. Il dibattito di Erodoto sulle costituzioni della polis è una celebre testimonianza, e la Politica di Aristotele si occupa quasi esclusivamente di questo termine.
« La Polis, propriamente, non è la città stato in quanto entità fisica ma una forma di organizzazione nella quale ogni membro partecipa all'azione e al discorso comunitari, la cui collocazione più autentica è fra persone che vivono insieme a tale scopo, non importa dove esse si trovino »
(Hannah Arendt, The human condition, Chicago 1958, p.198)