venerdì 22 ottobre 2010
Mariagrazia Carraroli
Sospesa tra rappresentazione teatrale e poesia, l'opera traduce in versi la storia di un uomo realmente esistito, Oreste Fernando Nannetti, che incise i suoi pensieri sul muro del manicomio di Volterra, dove fu segregato fino alla morte nel 1994. Centottantadue metri di graffiti, misti di scrittura e disegni, la cui documentazione fotografica è oggi conservata al Museo dell'Art Brut di Losanna. Mariagrazia Carraroli li consegna al lettore in tutta la loro verità, con una scrittura autentica e partecipe, ottenendo ciò che la sola immagine non riesce a fare: che la solitudine del Nannetti venga non solo ricordata ma anche e soprattutto condivisa.