domenica 31 ottobre 2010

Salvatore Camilleri

È il maggior esponente del Trinacrismo, un gruppo di giovani poeti siciliani che hanno operato a Catania subito dopo la seconda guerra mondiale. Il Trinacrismo fu fondato nel 1944 da Camilleri insieme a Mario Biondi, Enzo D'Agata e Mario Gori. Il gruppo pubblicò anche una rivista, La Strigghia.

Ha lavorato molti anni per ripulire il siciliano, per riportarlo alla dignità di una vera e propria lingua. Di questo suo lavoro ha detto:
« Ho cercato nella poesia l'unica verità possibile e, giacché le parole dell'italiano erano incrostate e cristallizzate, le ho cercate nel siciliano che lasciava ampie zone al maggese, alla ristrutturazione. Bisognava inventarsi un nuovo linguaggio e la mia ricerca, di un linguaggio nuovo interiormente siciliano, fu la prima che si ebbe in Sicilia. »


Docente, scrittore e poeta, è stato collaboratore del Corriere di Sicilia, attraverso cui rivalutò i poeti siciliani del Cinquecento e del Seicento, e di altre riviste di poesia siciliana tra cui Arte e Folklore di Sicilia. Nel 1952 si è trasferito a Vicenza e nello stesso anno ha pubblicato l'Antologia del sonetto siciliano. Dieci anni dopo torna a Catania e successivamente pubblica anche un libro di ortografia siciliana (1976) e un'altra antologia, questa volta di poeti contemporanei.

Del 1979 è il saggio La rinascita della poesia siciliana; nel 1989 pubblica il Manifesto della nuova poesia siciliana; dieci anni dopo pubblica il primo vocabolario Italiano-Siciliano. Nel 2008 a Catania ha istituito, insieme ad altri quattro soci fondatori, il Centro Studi Teocrito[1]. Per la sua attività ha ricevuto molti premi: tra tutti ricordiamo il "Premio Aitnen", il "Premio Una vita per la Cultura" e il "Premio Sikania", conferiti a Camilleri dall'Accademia Federiciana. È in corso di stampa La storia della poesia siciliana, in 30 volumi. Dal 2008 (anno della sua fondazione) fa parte del comitato di redazione di Sicelides Musae.

sabato 30 ottobre 2010

9° Premio Turoldo

Premio David Maria Turoldo
9° edizione – anno 2011

Regolamento per la partecipazione

L’Associazione Poiein, al fine di favorire lo sviluppo della cultura sulla rete Internet e per suoi scopi di solidarietà sociale, indice un concorso di poesia a tema libero, con le modalità esposte nei punti riportati di seguito.

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venerdì 29 ottobre 2010

Il soffio e la durata

Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia, vive a Roma. Ha pubblicato le raccolte poetiche: Fraturno (Roma, Abete, 1987); La mia casa (Forte dei Marmi, Pegaso, 1994); La miniera (Roma, Fazi, 1997); Eroi (Roma, Fazi, 2000); Albio e altri eroi (Centro Studi Franco Scataglini, Comune di Ancona, 2001).
Ha curato i volumi Almanacco di primavera. Arte e poesia (Roma, L’Attico, 1992); Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei (Roma, Fazi, 1995); Le più belle poesie di Trilussa (Milano, Mondadori, 2000).
È stato tra i fondatori della rivista «Braci» (1980-’84).

giovedì 28 ottobre 2010

Storia di un marsigliese

Stefania Nardini, giornalista e scrittrice, è romana innamorata delle due città dove ha trascorso parte della sua vita: Napoli e Marsiglia. Vive tra l’Umbria e la Francia. È autrice di Roma nascosta (Newton Compton, 1984), del romanzo Matrioska, storia di una cameriera clandestina che insegnava letteratura (Pironti, 2001). Nel 2009, sempre con Pironti, ha pubblicato Gli scheletri di via Duomo, noir ambientato nella Napoli anni ’70. Alcuni suoi racconti compaiono su internet e su riviste letterarie e antologie. Cura la pagina “Scritture & Pensieri” per il quotidiano dell’Italia centrale “Corriere Nazionale”.

mercoledì 27 ottobre 2010

Giornata di studi su Manganelli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta
di autori moderni e contemporanei
Giorgio Manganelli (1922-1990)
La “scommemorazione”
GIORNATA di studi
nel ventennale della scomparsa

Università degli Studi di Pavia, Strada Nuova 65
Aula Foscolo
Giovedì 11 novembre 2010

domenica 24 ottobre 2010

Hanno amore

Il destino di due bambini è segnato da un mistero spaventoso. Qualcosa li lega a un luogo abitato da presenze oscure: un bosco dove la luce della luna danza con il fuoco e con le ombre. Il loro incontro da piccoli è l’inizio di un continuo sfiorarsi, nel corso degli anni, all’interno dei sogni. Per loro due, la realtà si mescola alla memoria f no a confondere. Per loro due, l’idea dell’amore come salvezza dovrà inevitabilmente scontrarsi con la morte.

sabato 23 ottobre 2010

Lodo

Il lodo è tecnicamente un arbitrato in modalità di soluzione stra-giudiziale delle controversie civili e commerciali, svolta mediante l'affidamento di un apposito incarico ad uno o più soggetti terzi rispetto alla controversia, detti arbitri, normalmente scelti dalle parti, i quali producono una loro pronuncia, detta lodo, che contiene la soluzione del caso ritenuta più appropriata.

In parole più semplice vuol dire non avere un processo ordinario ma affidare la risoluzione di una controversia a qualcuno o qualcos'altro.

venerdì 22 ottobre 2010

Mariagrazia Carraroli

Sospesa tra rappresentazione teatrale e poesia, l'opera traduce in versi la storia di un uomo realmente esistito, Oreste Fernando Nannetti, che incise i suoi pensieri sul muro del manicomio di Volterra, dove fu segregato fino alla morte nel 1994. Centottantadue metri di graffiti, misti di scrittura e disegni, la cui documentazione fotografica è oggi conservata al Museo dell'Art Brut di Losanna. Mariagrazia Carraroli li consegna al lettore in tutta la loro verità, con una scrittura autentica e partecipe, ottenendo ciò che la sola immagine non riesce a fare: che la solitudine del Nannetti venga non solo ricordata ma anche e soprattutto condivisa.

mercoledì 20 ottobre 2010

Sul filo del rasoio

Crimine: flagello in continuo mutamento in grado di varcare qualsiasi limite di spazio e di tempo. Tecnologia: strumento in continua evoluzione in grado sia di deformare l’arte del delitto che di adattare le modalità per combatterlo. Tra umani e biomacchine, armi inimmaginabili e moventi impensabili, alienazioni del possibile e distorsioni del reale, ventidue storie del crimine a venire. Ventidue autori fuoriclasse, tra cui alcuni vincitori del premio Tedeschi e del premio Urania, narrano il cuore di tenebra di un’Italia futura e futuribile in equilibrio sempre più instabile “sul filo del rasoio”.

martedì 19 ottobre 2010

Annamaria Ferramosca

Pugliamondo – un viaggio in versi
con disegni di Nadia Esposito
Edizioni Accademia di Terra d’Otranto, collana Neobar


Annamaria Ferramosca, poetessa, vive a Roma, dove accanto all’attività letteraria esercita la propria professione. Di formazione umanistica, ma da sempre curiosa delle scienze, sceglie di laurearsi in Scienze biologiche a Siena e di specializzarsi poi in Scienza dell’Alimentazione a Roma. Scrive e legge compulsivamente poesia fin dall’adolescenza, ma inizia a pubblicare molto tardi, su sollecitazione del poeta Plinio Perilli, che introduce e presenta la sua prima raccolta nel 1999: Per un’esigenza personale di elaborazione e selezione di una pur incessante produzione, la pubblicazione delle sue raccolte segue un passo volutamente lento.

lunedì 18 ottobre 2010

Assalto a un tempo devastato e vile

Assalto a un tempo devastato e vile è il libro cult di Giuseppe Genna, l'opera che al momento della sua prima pubblicazione fece gridare alla nascita di una voce potente e originalissima della letteratura italiana.
Oggi questo piccolo classico della letteratura italiana torna in una nuova edizione riveduta e ampliata.
Utilizzando le forme del racconto, del saggio, del reportage, Genna esplora il cuore delle città in cui viviamo e di un paese intero, componendo un vertiginoso mosaico del nostro tempo. Le storie, le parabole, le analisi, gli ammonimenti che Genna mise su carta sul finire degli anni Novanta oggi suonano paurosamente profetici. La degradazione delle periferie, l'impoverimento economico, il crollo della solidarietà e delle regole di convivenza, e soprattutto la desertificazione etica e spirituale di un intero popolo visti dalla lente deformante di una Milano fredda e inumana sono pugni nello stomaco difficilmente dimenticabili. Ma anche i racconti autobiografici, le riflessioni sulla letteratura, sulla religione, sui più scottanti temi politici e sociali, fanno di Assalto una bussola e un compagno di viaggio per tempi sempre più incerti.

sabato 16 ottobre 2010

Riportando tutto a casa

Giuseppe ha i capelli rossi, i brufoli e un'inesauribile riserva di denaro nel portafoglio. Vincenzo invece è bello e tenebroso, come ogni antagonista che si rispetti. Il terzo amico è quello che racconta: l'occhio inquieto che registra con caustica, millimetrica precisione la vertigine dei loro quindici anni, la lunga inerzia del liceo, il precipizio dentro l'età adulta. Siamo a Bari, e sono gli anni Ottanta. Assassinata l'era delle ideologie, le strade sono piene di ottimismo, le televisioni commerciali stanno ridisegnando la mappa dei desideri, "qualcosa di molto simile alla follia meteorologica percorre l'economia del nostro piccolo paese". Il tempo è rapido, vorticoso, illuminato dal bagliore non del tutto estinto dei tanti risparmi inceneriti. Ma sotto quelle ceneri ci sono altri soldi che bruciano dalla voglia di passare di mano in mano. Eppure, via via che i tre ragazzi affrontano la vita, risulta evidente che le cose non sono cosi semplici. A dispetto delle loro case sempre più lussuose, a dispetto dell'ascesa dei padri (un imprenditore ossessionato dalla scalata sociale, un principe del foro, un ex meccanico dai molti talenti che ha preso denaro in prestito dalle persone sbagliate), a dispetto delle madri - o delle matrigne - che consumano i tacchi davanti alle vetrine, il radar dei loro occhi adolescenti registra vibrazioni inaspettate.

Nicola Lagioia, Riportando tutto a casa, Einaudi

venerdì 15 ottobre 2010

15 ottobre 1923

La leggerezza è qualcosa che si crea nella scrittura, con i mezzi linguistici che sono quelli del poeta..."

"La leggerezza...si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l'abbandono al caso"

Italo Calvino, Lezioni americane.

mercoledì 13 ottobre 2010

JEAN-CLAUDE IZZO.

FIRENZE

Giovedì 21 ottobre, ore 18:30

LIBRERIA EDISON

Piazza della Repubblica 27

Giovanni Agnoloni e Giuseppe Panella presentano

JEAN-CLAUDE IZZO.

STORIA DI UN MARSIGLIESE


lunedì 11 ottobre 2010

Giorgio Manganelli

Fu narratore, critico, giornalista, saggista. demistificatore, visionario. Mai solo ed esclusivamente scrittore. Scrittore della scrittura. Scrittore della menzogna della letteratura. «Buffone», come ogni scrittore che sceglie «in primo luogo di essere inutile».
Un grande visionario. Un caso ancora inesplorato, perché come dice Angelo Guglielmi nel volume Trent’anni di intolleranza (mia) del 1994, Manganelli «non abbiamo finito di leggerlo».

A vent'anni dalla morte la figlia lietta, instancabile sostenitrice dell'opera paterna chiede di collaborare: "Per un centro studi Giorgio Manganelli".

domenica 10 ottobre 2010

Nobel per la pace

Liu Xiaobo (刘晓波in cinese; Changchun, 28 dicembre 1955) è uno scrittore cinese, attivo da molti anni nella difesa dei diritti umani sulla scena nazionale del suo Paese.

L'8 dicembre 2008 Liu Xiao Bo è stato privato della libertà a causa della sua adesione al movimento «Charta 08». Detenuto in un luogo sconosciuto, è stato formalmente arrestato solo il 23 giugno 2009 sulla base dell'accusa di “incitamento alla sovversione del potere dello stato”. Dopo un anno di detenzione, il 23 dicembre 2009 si è svolto il processo; il 25 è stato condannato a 11 anni di prigione e a due anni di interdizione dai pubblici uffici. La sentenza è stata confermata in appello l'11 febbraio 2010.
L'8 ottobre 2010 è stato insignito del Premio Nobel per la pace «per il suo impegno non violento a tutela dei diritti umani in Cina». È il primo cinese a ricevere il riconoscimento per la pace .

sabato 9 ottobre 2010

Tiziana Colusso

Autrice di romanzi, racconti, poesia, testi teatrali, fiabe e saggistica. Si è laureata in Letteratura Comparata a Roma e successivamente ha vissuto per alcuni anni a Parigi, dove si è specializzata all’ Université Paris-Sorbonne ed ha collaborato con la rivista letteraria “La Republique Internationale des Lettres”.

Dal 2004 è responsabile Esteri del Sindacato Nazionale Scrittori e dal 2005 unico membro italiano del direttivo dello EWC European Writers’ Congress (ora European Writers Council), con sede a Bruxelles. Ha partecipato a numerose antologie di prosa e poesia, a Festival Letterari in Italia e all’estero, è tradotta in Francia, Belgio, Slovacchia e Bulgaria, redattrice dell’ e-magazine “Le reti di Dedalus”, collabora con la rivista “Buddismo e Società”.

Ha tradotto opere di narrativa e saggistica, dall’inglese e dal francese, collaborato con la Fondazione Fondo Alberto Moravia, con le Biblioteche di Roma e con l’Ambasciata e l’ Istituto Slovacco di Roma.

giovedì 7 ottobre 2010

La storia infinita

Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse?

(La storia infinita)

mercoledì 6 ottobre 2010

Manganelli

Giorgio Manganelli fu narratore, critico, giornalista, saggista. demistificatore, visionario. Mai solo ed esclusivamente scrittore. Scrittore della scrittura. Scrittore della menzogna della letteratura. «Buffone», come ogni scrittore che sceglie «in primo luogo di essere inutile».

martedì 5 ottobre 2010

Il successo, quell'euforia che prende al pensiero di riuscire ad ottenere il riconoscimento degli altri, la gloria, dea alata grazie alla quale antichi condottieri ricevevano gli onori in patria, non senza aver versato pesanti tributi di sangue e spezzato vite umane, il trionfo di cui abbiamo ancora antiche vestigia negli archi che posano addormentati ormai da millenni, abitati da rondini innocue e ammirati da turisti sonnacchiosi, armati di fotocamere, incapaci ormai di vedere il mondo attraverso il proprio sguardo, magari un po' miope, quasi sinonimi di un sogno che accomuna ciascun umano: lasciare una traccia nella storia, non essere dimenticati; oggi quel sogno di gloria è racchiuso in un unico traguardo, che non fa meno morti anche se in modo meno cruento, forse più sottile, si chiama successo, si ottiene seguendo la via lastricata d'oro del best sellers, volumoni di carta sui quali sono riversati fiumi di parole incastrate in schemi precostituiti dai quali non si riesce a spremere più una goccia di spirito e di novità. Eppure c'è ancora chi scrive per amore del dire-dare qualcosa di nuovo, lo riconosci dal suo silenzio, dalla capacità di soppesare le carature della parola, dai silenzi dalla sensibilità acuta con la quale riconosce il peso inostenibile di una farfalla.

lunedì 4 ottobre 2010

Critica letteraria, si ma come?

Mentre milioni di libri entrano nelle case degli italiani, grazie a nuove forme di commercializzazione, la critica letteraria sembra sprofondare nell'afasia. Colpita a morte dall'aspirazione a farsi scienza, persa nei labirinti dello specialismo e delle mode culturali. Il risultato è l'incapacità di leggere il testo per quello che è e per quello che mostra. E la perdita del senso di autonomia dell'opera letteraria. Mario Lavagetto rivolge uno sguardo desolato alle macerie della critica, attraverso una rilettura delle suggestioni di Marcel Proust, Henry James e Roland Barthes. In un libro che è prima di tutto una testimonianza di amore per la letteratura e per la nostra capacità di coglierne il valore assoluto.

Questa la quarta di copertina di uno dei testi, quello di Lavagetto (gli altri sono di Ferroni e Brevini) che Giuseppe Panella cita nel suo bellissimo saggio sulla solitudine del critico

domenica 3 ottobre 2010

Antonia Pozzi

Di lei la grande italianista Maria Corti che la conobbe all'università, disse che «il suo spirito faceva pensare a quelle piante di montagna che possono espandersi solo ai margini dei crepacci, sull'orlo degli abissi. Era un'ipersensibile, dalla dolce angoscia creativa, ma insieme una donna dal carattere forte e con una bella intelligenza filosofica; fu forse preda innocente di una paranoica censura paterna su vita e poesie. Senza dubbio fu in crisi con il chiuso ambiente religioso familiare. La terra lombarda amatissima, la natura di piante e fiumi la consolava certo più dei suoi simili».

venerdì 1 ottobre 2010

Mario Gelardi

Mario Gelardi, autore e regista teatrale, porta in scena da anni un teatro civile costruito su temi difficili. Storie che - prima di lui - nessuno ha avuto il coraggio di affrontare. E Napoli, la sua città, fa da sfondo.
Vincitore di numerosi premi, Gelardi è il direttore artistico della rassegna di teatro Presente Indicativo.