venerdì 9 luglio 2010

Prêt(re) à porter. La vita in cinque righe

Fabrizio Centofanti è uno scrittore cristiano, o meglio, è un cristiano scrittore. E dunque è un genere speciale di cristiano. La Bibbia da sola non basta. La Bibbia contiene tutto o quasi, anche il contrario di sé stessa, ovvero il contrario di ciò che uno si potrebbe aspettare: le dichiarazioni di odio contro la vita, per bocca di Giobbe e di Qoelet, come ricorda puntualmente don Fabrizio. Ma non contiene la nostra vita, oggi, non dice quello che sta accadendo adesso, alle diciotto e cinquantuno del trentun marzo duemiladieci, mentre sto scrivendo queste parole, non dice quello che sto scrivendo e che quindi sopravviverà a queste ore diciotto e cinquantuno del trentun marzo duemiladieci. La scrittura è la zona di affondo nell'impasto di vita e eternità, è la sua zona isterica.(Dalla prefazione di Tiaziano Scarpa)