Riccardo Ferrazzi è nato nella prima metà del secolo scorso. Laureato in economia, dopo un’onesta carriera come dirigente e imprenditore ha ritenuto di aver fatto il suo dovere e di potere a buon diritto dedicarsi alla scrittura.
Sul suo blog Merlin Cocai tratta di letteratura, critica letteraria e filosofia spicciola, ma anche di sport, di tauromachia e di quel che capita.
Ha pubblicato insieme a Raul Montanari Il tempo, probabilmente, e altri racconti in un paio di antologie.
Vive in eremitica solitudine fra Milano e la Liguria, ma ama la Spagna, Vienna e Il Cairo. Da alcuni anni sfoga la sua libido sui vini rossi un po’ mossi e sul pesce al cartoccio.
mercoledì 31 marzo 2010
lunedì 29 marzo 2010
Il bardo e il cinema
Stefano Socci si è laureato in Lettere con una tesi in Storia del cinema. Per quattro anni ha lavorato con Luca Ronconi al Laboratorio di progettazione teatrale di Prato (assistente alla regia) e in seguito ha realizzato regie proprie. Dal 1981 al 1985 è stato Responsabile editoriale del Teatro Comunale di Firenze. Critico cinematografico e saggista, insegna Regia e Storia del cinema e del video all’Accademia di Belle Arti di Firenze; è titolare della cattedra di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha tenuto corsi e conferenze per atenei statunitensi, partecipa regolarmente a convegni e festival, ha collaborato a quotidiani, ha pubblicato interviste, recensioni e numerosi saggi su riviste specializzate, interessandosi anche alla pittura
domenica 28 marzo 2010
Assunta Finiguerra
Assunta Finiguerra di San Fele (PZ) si dedica alla scrittura in prosa e in poesia. Nel '95 ha pubblicato la silloge di poesie Se avrò il coraggio del sole (ed. Basiliskos), nel '99 una silloge in vernacolo sanfelese dal titolo Puozzë Arrabbià (ed. La Vallisa) e nel 2001 Rësciddë (Zone editrice), supplemento della rivista di poesia Pagine. Ha ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi letterari tra cui il premio "Lanciano" dove è stata finalista e "Città di Trento" con una segnalazione speciale.
Suoi scritti poetici sono stati recensiti su: Il sole 24 ore, Nuova Antologia, La Vallisa, Nuova Tribuna Letteraria, Vernice, La Gazzetta del Mezzogiorno, altri citati su: Periferie, Pagine, Input, La Stampa.
È presente in diverse antologie curate da Domenico Cara, Daniele Giancane, Vittoriano Esposito. Si sono occupati delle sue opere: Franco Loi. Giorgio Barberi Squarotti, Manlio Cortelazzo, Mariella Bettarini, Maurizio Cucchi, Achille Serrao, Gaetano Pampallona, Daniele Giancane. Suoi scritti sono stati tradotti in polacco ed ha in preparazione un libro di "novelle potenziali" che si rifanno a Queneau, Perec e al Gadda de L'Adalgisa.
Suoi scritti poetici sono stati recensiti su: Il sole 24 ore, Nuova Antologia, La Vallisa, Nuova Tribuna Letteraria, Vernice, La Gazzetta del Mezzogiorno, altri citati su: Periferie, Pagine, Input, La Stampa.
È presente in diverse antologie curate da Domenico Cara, Daniele Giancane, Vittoriano Esposito. Si sono occupati delle sue opere: Franco Loi. Giorgio Barberi Squarotti, Manlio Cortelazzo, Mariella Bettarini, Maurizio Cucchi, Achille Serrao, Gaetano Pampallona, Daniele Giancane. Suoi scritti sono stati tradotti in polacco ed ha in preparazione un libro di "novelle potenziali" che si rifanno a Queneau, Perec e al Gadda de L'Adalgisa.
sabato 27 marzo 2010
Filippo Tuena
Filippo Tuena è uno scrittore italiano vincitore del Premio Bagutta nel 2006 per "Le variazioni Reinach", e del Premio Viareggio, sezione narrativa, nel 2007 per "Ultimo parallelo". Nel 1992 si aggiudica il Bagutta sezione opere prime per "Lo sguardo della paura".
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Filippo Tuena, Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante’, Mattioli
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Filippo Tuena, Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante’, Mattioli
giovedì 25 marzo 2010
Intervista a Giuseppe Conte
Giuseppe (Maria Silvio) Conte nasce a Imperia Porto Maurizio il 15 novembre 1945. Sua madre è ligure, di una famiglia che, provenendo dalla Francia del Nord, è attestata a Porto Maurizio già nel XVI secolo.Suo padre è siciliano, ufficiale dei Granatieri di Sardegna capitato in Liguria durante la Seconda Guerra Mondiale. Giuseppe frequenta le scuole elementari e le Medie a Porto Maurizio, e manifesta interessi per la geografia, l'astronomia e la musica, studia per qualche anno il clarino ed è un precocissimo appassionato di jazz. In seguito si iscrive al Ginnasio; Liceo De Amicis di Oneglia. Primi interessi letterari, prime prove di traduzione dall’inglese e di composizione poetica.
Nel 1962 scopre Parigi e Londra, risiede presso una famiglia a Bath dove frequenta una scuola estiva di inglese e ha, soprattutto, le sue prime esperienze in campo sessuale. Scrive in inglese un Diario umoristico che dona ai suoi padroni di casa.
Durante tutti gli anni del Liceo scrive molti testi teatrali , poesie a un abbozzo di romanzo alla Laurence Sterne, che non saranno mai pubblicati. Gli autori che incidono di più sulla sua formazione di adolescente sono Omero, Shakespeare, Sterne, Goethe, Foscolo, Shelley . La lettura di Mallarmé , di Baudelaire , di D. H. Lawrence , di Henry Miller lo spinge a desiderare in maniera irresistibile di fare lo scrittore. Prende il diploma di Maturità Classica nel luglio del 1964. Compie un nuovo viaggio a Parigi, dove crede di vedere Sartre seduto a un tavolino di caffè. L'autunno si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Statale. Abita in un pensionato di Sesto San Giovanni.
Nel 1962 scopre Parigi e Londra, risiede presso una famiglia a Bath dove frequenta una scuola estiva di inglese e ha, soprattutto, le sue prime esperienze in campo sessuale. Scrive in inglese un Diario umoristico che dona ai suoi padroni di casa.
Durante tutti gli anni del Liceo scrive molti testi teatrali , poesie a un abbozzo di romanzo alla Laurence Sterne, che non saranno mai pubblicati. Gli autori che incidono di più sulla sua formazione di adolescente sono Omero, Shakespeare, Sterne, Goethe, Foscolo, Shelley . La lettura di Mallarmé , di Baudelaire , di D. H. Lawrence , di Henry Miller lo spinge a desiderare in maniera irresistibile di fare lo scrittore. Prende il diploma di Maturità Classica nel luglio del 1964. Compie un nuovo viaggio a Parigi, dove crede di vedere Sartre seduto a un tavolino di caffè. L'autunno si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Statale. Abita in un pensionato di Sesto San Giovanni.
mercoledì 24 marzo 2010
Ucciderò Mefisto
L'uomo che la polizia sta interrogando era un docente universitario, uno scrittore, un opinionista televisivo; adesso è un omicida. Ha ucciso il suo ex analista e non è chiaro il perché. Quando la ricostruzione dei fatti s'intreccerà ai frammenti del suo delirio, ne emergerà una storia d'amore e di follia, che ha il sapore di un apologo sul successo effimero e ingannevole.
(Valter Binaghi, Ucciderò Mefisto , PerdisaPop, Pagine 128, Euro 9,00)
(Valter Binaghi, Ucciderò Mefisto , PerdisaPop, Pagine 128, Euro 9,00)
martedì 23 marzo 2010
La strada era l'acqua
Un giorno di giugno un uomo lascia i ghiacciai dell’Engadina seduto nel proprio kayak. È diretto a Istanbul e nessuno lo sa. Nessuno tranne l’Acqua. Per tre mesi inizia un dialogo tra il canoista e la vita, che nell’Acqua trova la sua espressione chiave. Questa è una storia speciale, raccontata dall’Acqua. Che per la prima volta, in un libro, parla.
Davide Sapienza, La strada era l'acqua, Galaad
Davide Sapienza, La strada era l'acqua, Galaad
lunedì 22 marzo 2010
Scuola: si ma quale?
Ci sono bambini, ragazzi e poi uomini e donne, e, tutti, andranno, vanno o provengono dalla scuola. Come la famiglia dovrebbe essere il luogo della fomazione, della crescita dell'apprendimento dello studio della maturazione, ma, come la famiglia, vive un tempo di smarrimento, troppo rumore intorno, ma forse non è inutile continuare a parlarne.
sabato 20 marzo 2010
Il Balduccio, il Lunatico e altre meraviglie
ZIBALDONI E ALTRE MERAVIGLIE
Anno VIII – Quarta Serie, Numero 9
www.zibaldoni.it
Napoli – Palazzo Reale
22 marzo 2010 ore 17:30
LA FONDAZIONE “PREMIO NAPOLI”
in collaborazione con
“Zibaldoni e altre meraviglie”
QuiEdit Edizioni
Lavieri Edizioni
presenta
“IL BADALUCCO, IL LUNATICO E ALTRI FANTASMI”
- Tre atti e una jam session -
continua a leggere
Anno VIII – Quarta Serie, Numero 9
www.zibaldoni.it
Napoli – Palazzo Reale
22 marzo 2010 ore 17:30
LA FONDAZIONE “PREMIO NAPOLI”
in collaborazione con
“Zibaldoni e altre meraviglie”
QuiEdit Edizioni
Lavieri Edizioni
presenta
“IL BADALUCCO, IL LUNATICO E ALTRI FANTASMI”
- Tre atti e una jam session -
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venerdì 19 marzo 2010
Nicola Prebenna
Nicola Prebenna è nato ad Ariano Irpino, dove attualmente vive, dopo una lunga esperienza di insegnamento all’estero (Istanbul, Francia, Atene). Dirige l’Istituto Superiore “De Gruttola” della sua città. Dai molteplici interessi culturali, si è occupato e continua ad occuparsi della condizione umana e sociale della gente della sua terra, cogliendo il contrasto e lo scontro fra modernità e eredità della tradizione.
Ha scritto il romanzo L’Approdo (C.F.D., Avellino 1977), e il libro di racconti Tempo che va (L’Autore Libri, Firenze 1995). Ha pubblicato, per la poesia, le seguenti raccolte di liriche: Colpo d’Ala (C.F.D. Avellino 1978), Rari Nantes (Bastogi, Foggia 1988), Dacruma (Genesi Editrice, Torino 2001), In Gurgite Vasto (Genesi Editrice, Torino 2004), E la fiaccola vive… (Delta3 Edizioni, Grottaminarda 2005).
Vivamente interessato ai problemi della scuola e impegnato in prima persona, ha pubblicato il saggio Scuola Oggi (Bastogi, Foggia 1986), affrontando con passione e lucidità alcune questioni fondamentali dell’universo scuola; diversi suoi interventi, sia di natura legislativa che di ordine critico, sono stati pubblicati sulla rivista Nuova Secondaria ( La Scuola Editrice, Brescia); un suo intervento sulla poesia di Margherita Dalmati è stato ospitato sulla rivista filologica greca Parnassos.
A proposito della silloge poetica Dacruma, Sandro Gros-Pietro commenta: “Prebenna ci propone una poesia della sublimazione della realtà, che è rappresentazione straordinaria di armonia e di dolcezza, ma che è anche impegno civile quasi eroico teso a smascherare ogni camuffamento del vero ed ogni letale trappola od inganno che ci circonda”. E l’autore stesso, nella premessa ai suoi versi, sottolinea che “Nella preghiera l’uomo si proietta all’esterno, cerca soprattutto gli altri, l’Altro; nella poesia, o meglio nell’esperienza poetica, l’uomo cerca se stesso, la propria intimità, l’umanità più recondita che, attinta, coincide con l’umanità più autentica e più diffusa”.
A proposito di In Gurgite Vasto, Davide Puccini così sintetizza: “ Quella di Prebenna è senza dubbio una poesia che fa sentire, ma anche una poesia che, in un’epoca di interrogativi tormentosi che troppi dimenticano o fingono di dimenticare dietro un eterno carnevale senza quaresima, si pone il compito meritorio di far pensare”.
Ha scritto il romanzo L’Approdo (C.F.D., Avellino 1977), e il libro di racconti Tempo che va (L’Autore Libri, Firenze 1995). Ha pubblicato, per la poesia, le seguenti raccolte di liriche: Colpo d’Ala (C.F.D. Avellino 1978), Rari Nantes (Bastogi, Foggia 1988), Dacruma (Genesi Editrice, Torino 2001), In Gurgite Vasto (Genesi Editrice, Torino 2004), E la fiaccola vive… (Delta3 Edizioni, Grottaminarda 2005).
Vivamente interessato ai problemi della scuola e impegnato in prima persona, ha pubblicato il saggio Scuola Oggi (Bastogi, Foggia 1986), affrontando con passione e lucidità alcune questioni fondamentali dell’universo scuola; diversi suoi interventi, sia di natura legislativa che di ordine critico, sono stati pubblicati sulla rivista Nuova Secondaria ( La Scuola Editrice, Brescia); un suo intervento sulla poesia di Margherita Dalmati è stato ospitato sulla rivista filologica greca Parnassos.
A proposito della silloge poetica Dacruma, Sandro Gros-Pietro commenta: “Prebenna ci propone una poesia della sublimazione della realtà, che è rappresentazione straordinaria di armonia e di dolcezza, ma che è anche impegno civile quasi eroico teso a smascherare ogni camuffamento del vero ed ogni letale trappola od inganno che ci circonda”. E l’autore stesso, nella premessa ai suoi versi, sottolinea che “Nella preghiera l’uomo si proietta all’esterno, cerca soprattutto gli altri, l’Altro; nella poesia, o meglio nell’esperienza poetica, l’uomo cerca se stesso, la propria intimità, l’umanità più recondita che, attinta, coincide con l’umanità più autentica e più diffusa”.
A proposito di In Gurgite Vasto, Davide Puccini così sintetizza: “ Quella di Prebenna è senza dubbio una poesia che fa sentire, ma anche una poesia che, in un’epoca di interrogativi tormentosi che troppi dimenticano o fingono di dimenticare dietro un eterno carnevale senza quaresima, si pone il compito meritorio di far pensare”.
giovedì 18 marzo 2010
Su Tolkien 1
Qual è il tema centrale del Il Signore degli Anelli? A questa domanda apparentemente semplice, J.R.R. Tolkien ha risposto in maniera sorprendente: "Nemmeno il potere o il dominio sono il vero nocciolo della mia storia. [...] Il tema centrale per me riguarda qualcosa di molto più eterno e difficile: morte e immortalità" (Lettera n. 186).
Nonostante questa precisa indicazione, i temi sono di fatto trascurati dai ricercatori anche più accreditati. Difficile dire se questa situazione sia uno dei tanti effetti della "morte proibita" di cui parla Ariès nella sua Storia della Morte in Occidente: è in ogni caso una rilevante mancanza nello studio del professore di Oxford, che questo libro vorrebbe contribuire a colmare.
Con i contributi di: Roberto Arduini, Simone Bonechi, Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Giammarelli, Alberto Ladavas, Andrea Monda, Franco Manni, Alberto Quagliaroli, Claudio
AA.VV., La falce spezzata – Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien (Marietti 1820, 2009)
Nonostante questa precisa indicazione, i temi sono di fatto trascurati dai ricercatori anche più accreditati. Difficile dire se questa situazione sia uno dei tanti effetti della "morte proibita" di cui parla Ariès nella sua Storia della Morte in Occidente: è in ogni caso una rilevante mancanza nello studio del professore di Oxford, che questo libro vorrebbe contribuire a colmare.
Con i contributi di: Roberto Arduini, Simone Bonechi, Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Giammarelli, Alberto Ladavas, Andrea Monda, Franco Manni, Alberto Quagliaroli, Claudio
AA.VV., La falce spezzata – Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien (Marietti 1820, 2009)
mercoledì 17 marzo 2010
E_DOLL
Sabato 20 marzo
alle ore 18,00,
presso la LIBRERIA BRAC
in Via dei Vagellai 18/r
a Firenze
Presentazione di Giuseppe Panella
alle ore 18,00,
presso la LIBRERIA BRAC
in Via dei Vagellai 18/r
a Firenze
Presentazione di Giuseppe Panella
lunedì 15 marzo 2010
Maria Letizia Grossi
Maria Letizia Grossi, nata in Campania, vive a Firenze. Ex insegnante di lettere, è redattrice della rivista école. Lavora da molti anni nell’Associazione Il Giardino dei Ciliegi di Firenze e fa parte della Società Italiana delle Letterate.
domenica 14 marzo 2010
La minima importanza
Ha una trentina d'anni, vive in provincia, lavora nell'editoria. Da qualche mese ha messo su - con amici di talento - il blog collettivo Milano-Roma-Trani, dove si parla del rapporto centro-periferia, di rivoluzione e d'amore.
Sta finendo di scrivere il suo primo libro.
Se solo anche tu non riuscissi a stare seduta è contenuto nell'antologia «Pronti per Einaudi», a cura di MS Abate, Coniglio editore, 2007.
LA MINIMA IMPORTANZA, di Enrico Piscitelli (Las Vegas Edizioni), euro pochi.
Sta finendo di scrivere il suo primo libro.
Se solo anche tu non riuscissi a stare seduta è contenuto nell'antologia «Pronti per Einaudi», a cura di MS Abate, Coniglio editore, 2007.
LA MINIMA IMPORTANZA, di Enrico Piscitelli (Las Vegas Edizioni), euro pochi.
sabato 13 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
Festa
- Nunzio Festa nasce a Matera nel 1981 ed inizia a leggere e scrivere poesie all'età di diciassette anni, mentre frequentava l'Istituto Tecnico Commerciale.
- La sua pubblicazione è frutto della conoscenza, se pur autodidatta ed un po' rude di numerosi poeti italiani e stranieri delle tendenze più diverse: Rimbaud, Pasolini, Penna, Vendola, e tanti altri.
giovedì 11 marzo 2010
Kafka
Franz Kafka (Praga, 3 luglio 1883 – Kierling, 3 giugno 1924) è stato uno scrittore ceco di lingua tedesca, una delle maggiori figure della letteratura del XX secolo. Fu cittadino dell'impero austro-ungarico fino al 1918 e, successivamente, cecoslovacco.
Le tematiche di Kafka, il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all'esistenza, caricano la sua opera di contenuti filosofici che hanno stimolato l'esegesi della sua opera specialmente a partire dalla metà del Novecento. Non sono pochi i critici che hanno intravisto nei suoi testi elementi tali da farlo ritenere un esistenzialista o almeno un anticipatore di quella filosofia.
Le tematiche di Kafka, il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all'esistenza, caricano la sua opera di contenuti filosofici che hanno stimolato l'esegesi della sua opera specialmente a partire dalla metà del Novecento. Non sono pochi i critici che hanno intravisto nei suoi testi elementi tali da farlo ritenere un esistenzialista o almeno un anticipatore di quella filosofia.
mercoledì 10 marzo 2010
Marco Scalabrino
Marco Scalabrino, nato nel 1952 a Trapani, Italia, e ivi residente in via Gen. A. Cascino 4, marco.scalabrino@alice.it, tel. 092320463, funzionario di ente pubblico, lo studio del dialetto siciliano, la poesia siciliana, la traduzione in Siciliano e in Italiano di autori stranieri contemporanei, la saggistica sono tra i suoi principali interessi culturali.
domenica 7 marzo 2010
Non rimpiango, non lacrimo, non chiamo
Un romanzo a due voci. Due terre, la liguria e la toscana, di sensibilità e repertori linguistici contigui, insieme vicine e lontanissime.
Gli emigranti, i contadini, i pastori, gli struggenti paesaggi rurali popolati di fantasmi e di storie senza tempo, sono i personaggi più incisivi che popolano le pagine di questo libro corale, cupo, potente, a tratti allucinatorio.
"Non rimpiango, non lacrimo, non chiamo"di Marino Magliani e Vincenzo Pardini
Gli emigranti, i contadini, i pastori, gli struggenti paesaggi rurali popolati di fantasmi e di storie senza tempo, sono i personaggi più incisivi che popolano le pagine di questo libro corale, cupo, potente, a tratti allucinatorio.
"Non rimpiango, non lacrimo, non chiamo"di Marino Magliani e Vincenzo Pardini
sabato 6 marzo 2010
Amabili resti
Sir Peter Robert Jackson (Pukerua Bay, 31 ottobre 1961) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico neozelandese.
La sua opera più conosciuta è la trasposizione cinematografica de Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien.
Dal 1 gennaio 2010 è stato inserito nella New Year Honors' List neozelandese, ed è quindi insignito del titolo di Cavaliere dalla Regina Elisabetta II d'Inghilterra, capo di Stato della Nuova Zelanda in quanto membro del Commonwealth, per "aver prestato i suoi servigi al cinema". Il suo titolo attuale è quindi Sir Peter Robert Jackson, il che fa del regista il terzo Cavaliere ad aver lavorato sulla trilogia cinematografica del Signore degli Anelli, insieme a Sir Ian McKellen e Sir Ian Holm Cuthbert
La sua opera più conosciuta è la trasposizione cinematografica de Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien.
Dal 1 gennaio 2010 è stato inserito nella New Year Honors' List neozelandese, ed è quindi insignito del titolo di Cavaliere dalla Regina Elisabetta II d'Inghilterra, capo di Stato della Nuova Zelanda in quanto membro del Commonwealth, per "aver prestato i suoi servigi al cinema". Il suo titolo attuale è quindi Sir Peter Robert Jackson, il che fa del regista il terzo Cavaliere ad aver lavorato sulla trilogia cinematografica del Signore degli Anelli, insieme a Sir Ian McKellen e Sir Ian Holm Cuthbert
venerdì 5 marzo 2010
Il carezzevole
Marco Corvino è un trasognato cronista alle prime armi, appena approdato alla redazione di un quotidiano romano. Siamo all'alba degli anni Settanta: i fermenti politici agitano le piazze, mentre dai bassifondi esplode la malavita organizzata con le sue guerre criminali. Tra un reportage nel ventre della metropoli e un attentato, tra una rapina e un'intervista a uno stupratore, la violenza urbana in tutte le sue forme diventa per lui pane quotidiano. Ma qualcosa cambia quando sulla sua strada si mette un killer spietato, il "Carezzevole", un assassino senza nome e senza volto, che uccide le sue vittime in un gioco psicologico perverso fatto di trappole, indizi, deliri, con un rituale legato ai cinque elementi della tradizione cinese: acqua, terra, fuoco, legno, metallo... Sfidato dal killer, Marco cercherà di resistere alla seduzione del male, ma dovrà scavare fino in fondo alla propria coscienza per arrivare al confronto finale con l'assassino.
La cetra d'oro
Ormai superato il traguardo del mezzo secolo di attività poetica, svolta individualmente e ben al di fuori di correnti e di gruppi di potere - e quindi con le inevitabili maggiori difficoltà di ottenere l'ascolto dei lettori meno attenti -, Renzo Ricchi affida a questo volume antologico La cetra d'oro una sintesi e un bilancio della sua opera in versi; e come tutte le antologie, ancorché sia allestita dallo stesso autore dei testi, anche questa, benché assai corposa, si fonda sul duplice criterio della necessariamente parca inclusione e della altrettanto necessariamente abbondantissima esclusione.
(nota dell'editore)
Renzo ricci, La cetra d'oro, Renzo Carabba, 2007
(nota dell'editore)
Renzo ricci, La cetra d'oro, Renzo Carabba, 2007
martedì 2 marzo 2010
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Cinema, fuoricampo del pensiero
Giornata di studi a cura di Katia Rossi
giovedì 4 marzo 2010, ore 9.30 – 13.30 e 15.00 – 19.00
Aula Magna, via Laura 48, Firenze
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Scienze della Formazione
Giornata di studi a cura di Katia Rossi
giovedì 4 marzo 2010, ore 9.30 – 13.30 e 15.00 – 19.00
Aula Magna, via Laura 48, Firenze
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Scienze della Formazione
lunedì 1 marzo 2010
Alberto manguel
Nato a Buenos Aires nel 1948, Alberto Manguel ha vissuto in Italia, Francia e Inghilterra e Tahiti, dove ha fondato la prima casa editrice tahitiana. È diventato cittadino canadese nel 1985. Ora vive in un piccolo villaggio della Francia, dove è stato nominato Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere. Scrittore, saggista, traduttore e curatore di fama internazionale, Alberto Manguel è autore di molti libri vincitori di premi, tra cui il famoso Manuale dei luoghi fantastici e Una storia della lettura, la storia inconsueta degli infiniti modi in cui nei millenni gli uomini hanno letto testi di ogni genere. In Con Borges racconta come all’epoca sedicenne, lavorando in una celebre libreria di Buenos Aires, abbia incontrato Jorge Luis Borges e sia diventato il suo lettore privato. Con Diario di un lettore ha vinto il Premio Grinzane Cavour 2007 per la saggistica. Ha proseguito poi i suoi originali studi sul leggere con La biblioteca di notte.
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