domenica 21 febbraio 2010

Fuoco amico

«Maccari sostiene il flusso dei sentimenti individuali, esistenziali, con una maturità disincantata e la punta di diamante della sua poesia penetra la realtà oggettiva, il cui spettro si va sempre più ampliando, delineandola in tutta la sua durezza, nella plasticità dell’immagine ed anche nella struggente tenerezza della sua caducità. E spesso il lievito segreto di questa felice alchimia risiede in una ironia sottile e indagatrice che niente ha a che fare con la corriva e spesso stolida ironia ‘minimalista’, ma è semmai vicina a quella che Thomas Mann definiva “ironia erotica”, che è difesa e attacco. Difesa dell’Io poetico e dalle sue sempre incombenti ipertrofie, e attacco alla esistenza delle cose, alla loro, non di rado, crudele sordità».

Paolo Maccari, Fuoco amico,Passigli, 2009

(dalla quarta di copertina)