domenica 28 febbraio 2010
Strane stroncature
Paolo Cacciolati, Digestione del personale, Tea.
venerdì 26 febbraio 2010
Leggere Marx oggi
E ci sono alcune fondamentali ragioni che spiegano la contemporaneità di molti aspetti del pensiero di Marx, facendolo misurare con la crisi odierna del capitalismo internazionale e facendo emergere i tratti del solido impianto sociologico, oltre che economico, della sua opera.
In un serrato confronto con la più aggiornata letteratura scientifica, in questo libro, vengono evidenziati, accanto agli inevitabili limiti, gli elementi che fanno di Marx un autore classico, ineludibile riferimento per chiunque voglia comprendere seriamente il funzionamento e le dinamiche del sistema sociale ed economico capitalistico. L’opera di Marx, con puntuali e abbondanti richiami testuali, viene illustrata sin dalla sua genesi e seguita passo passo nei suoi sviluppi, scandendone le tappe senza oscurarne le aporie e gli aspetti problematici, caratteristiche tipiche di un’impresa ponderosa e chiaramente incompiuta. Con un linguaggio accessibile vengono esposte le questioni nodali che costituiscono l’orizzonte teorico del Capitale, che è l’esito e il pilastro di tutta la ricerca marxiana.
Salvatore Costantino, Aldo Zanca, Leggere Marx oggi, XL edizioni.
giovedì 25 febbraio 2010
Poesia e poeti
martedì 23 febbraio 2010
Emma
lunedì 22 febbraio 2010
il romanzo delle alghe
domenica 21 febbraio 2010
Fuoco amico
Paolo Maccari, Fuoco amico,Passigli, 2009
(dalla quarta di copertina)
sabato 20 febbraio 2010
Verso la mente
venerdì 19 febbraio 2010
Consiglio di classe
Già nei primi anni sessanta un romanzo, Il maestro di Vigevano di Lucio Mastronardi, una delle opere più importanti della letteratura italiana del secondo Novecento, annunciava la fine di un’epoca e il prevalere prepotente dell’economia sulla cultura nell’Italia del boom. A quasi mezzo secolo dalla scuola raccontata in prima persona dal maestro Mombelli, e dalla sua figura cinematografica interpretata da Alberto Sordi, che ne tradusse la struggente melodrammaticità nell’omonimo film di Elio Petri, la percezione dell’istruzione nel nostro Paese è gradualmente andata sempre peggiorando. Tanto che il ridotto ruolo sociale dell’insegnante, e di conseguenza la sua frustrazione intellettuale in un mondo pieno di merci ma povero di senso, è inconfessabile dato di fatto nella scuola di adesso.
Altri autori negli ultimi anni hanno ripreso il lascito del maestro lombardo raccontando con diversi generi narrativi un mondo da sempre complesso, difficile da decifrare, da Marco Lodoli a Domenico Starnone, da Sandro Onofri a molti altri narratori che compaiono anche in questo libro collettivo, come per esempio Edoardo Albinati ed Eraldo Affinati. Ma com’è la nostra scuola, oggi? Quali sentimenti, quali nuovi rapporti, quali esseri umani la abitano?
In questo libro alcuni scrittori italiani, molti dei quali insegnanti nella vita, provano ad affrontare l’argomento in modo non ovvio. Ne esce fuori un ritratto a più voci inclemente e al contempo pieno di passione delle tante scuole che stanno nelle tante Italie: quelle dei maestri, dei professori, degli insegnanti che resistono al peggio. È anche un libro di luoghi, questo: il carcere, la scuola terremotata di L’Aquila, le città lontane delle gite scolastiche, i percorsi degli spostamenti quotidiani in automobile, o addirittura la strada, luogo della scuola nuova, quella che esce dall’aula e incontra il disagio dei ragazzi delle periferie. Nuova come quella raccontata con grande raffinatezza e forza nel reportage fotografico di Ennio Brilli, dove tra i banchi bambini di più continenti convivono sfidando l’Epoca.
mercoledì 17 febbraio 2010
Inediti
Ha pubblicato nel 2007, per i tipi della Magnum Editore, la raccolta poetica “Di Quinta in Quinta”. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Roberto Carifi, Daniela Bisagno, Antonio Fiori. Alcune sue poesie sono apparse in rete (Oboesommerso, La Poesia e lo Spirito, Viadellebelledonne).
martedì 16 febbraio 2010
Fare poesia
MONZA Teatro Binario 7 (via Turati 8, di fianco alla stazione FS)
Jean-Jacques Viton (FRA), intervista e reading
Biagio Cepollaro (MI), reading con videoproiezioni
Mario Bertasa (MB), reading con videoproiezione
lunedì 15 febbraio 2010
Giulia Iannuzzi e l'informazione letteraria nel web
(Dalla prefazione a l'informazione letteraria nel web di Giulia Iannuzzi)
sabato 13 febbraio 2010
Mio padre mi regalò un orologio
venerdì 12 febbraio 2010
Una riforma da riformare
"Affinché avessero una possibilità di farcela, occorreva reinsegnare loro il concetto stesso di sforzo, restituire loro il piacere della solitudine e del silenzio, e soprattutto il controllo del tempo, quindi della noia."
(D. Pennac, Diario di scuola)
giovedì 11 febbraio 2010
An Education (sentimental)
mercoledì 10 febbraio 2010
Licenze Poetiche
con:
Yitzhack Laor, Biancamaria Frabotta, Tiziano Fratus, Maria Grazia Calandrone, Chiara De Luca, Eleonora Pinzuti, Salvatore della Capa, Matteo Fantuzzi, Massimo Sannelli, Evelina De Signoribus e i poeti di Licenze Poetiche.
martedì 9 febbraio 2010
Carlo Falconi
E’ membro della Libera Accademia degli Evasi di Faenza, della Società del Passatore Ca’ d’ Jomla e dell’Associazione Friedrich Schurr per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio dialettale romagnolo.
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lunedì 8 febbraio 2010
Giuseppe Berto
Ha frequentato il Ginnasio nel Collegio Salesiano "Astori" di Mogliano e il Liceo Pubblico a Treviso.
Si e' arruolato nell'esercito, iscrivendosi alla facoltà di Lettere dell'Università di Padova, perché fra tutte era la meno costosa.
Scoppiata nel 1935 la guerra d'Abissinia, e' partito come volontario per l'Africa Orientale, combattendo per quattro anni prima di rimanere ferito e tornare in Italia, nel 1939, con due medaglie al valore militare.
Conseguita la laurea ha tentato la via dell'insegnamento abbandonandola prestissimo per riarruolarsi e partire volontariamente per l'Africa con il Battaglione Camicie Nere.
Fatto prigioniero e trasferito a Hereford nel Texas, ha come compagni di prigionia Gaetano Tumiati, Dante Troisi e Alberto Burri, qui fa le sue prime vere prove di narratore e al ritorno in Italia, nel '46, pubblica per Longanesi "Il cielo e' rosso", scritto a Hereford. Il romanzo diventa immediatamente un grosso successo internazionale
apprezzato, tra gli altri, anche da Hemingway e vince nel '48 il premio Firenze.
Nello stesso anno esce "Le opere di Dio" e nel '51 "Il brigante".
L'insuccesso di questi due romanzi acuisce la depressione latente di Berto trasformandola in nevrosi.
Dopo anni difficili, funestati dalla malattia, approda alla terapia psicoanalitica che rappresenta una svolta esistenziale e artistica, il cui risultato e' "Il male oscuro", che viene pubblicato nel 1964 e si aggiudica in una sola settimana i due premi Viareggio e Campiello.
Tra le opere successive sono da ricordare "La cosa buffa" del '66, "Modesta proposta per prevenire" del '71, "La gloria", ultimo romanzo, scritto in soli sei mesi a Capo Vaticano.
Berto muore a Roma, nel 1986. Postumo e' uscito per Marsilio nel 1986 il volume di saggi "Colloqui col cane".
Altri scritti:
Ancora sul lettino con Berto
Viaggio negli abissi dell’anima. E ritorno
Cani e scrittori
Uno scrittore del nord che amava il sud
Le angosce d'un anarchico di destra
domenica 7 febbraio 2010
sabato 6 febbraio 2010
Massimo Sannelli
Non ci si trovano elementi di metrica o prosodia, non sirme o sonetti caudati ma di certo il lettore sarà immerso in riflessioni che aprono altri mondi altre possibilità di quest'arte antica.
giovedì 4 febbraio 2010
Padre Guglielmo Spirito
Distintosi sempre per la sua chiara esposizione la sua argomentazione pacata, la sua aderenza al testo e la sua attenzione alle fonti, manca alla XIV Hobbiton dopo una fortunta presenza come relatore per due anni consecutivi
Alberto Arbasino
Tra i protagonisti del Gruppo 63, la sua produzione letteraria ha spaziato dal romanzo (Fratelli d'Italia del 1963, riscritto nel 1976 e nel 1993) alla saggistica (ad esempio Un paese senza, 1980). Si considera uno scrittore espressionista, e considera Super Eliogabalo il suo libro più surrealista e anche quello più espressionista: «soprattutto per le descrizioni dei luoghi, che sono sempre onirici e deliranti».[1]
Romanziere sofisticato e sperimentale, con trame estremamente rarefatte, lunghe digressioni metaletterarie e letterarie in molte lingue, giornalista di costume, critico teatrale e musicale, intellettuale. Raffaele Manica, nell'introduzione al Meridiano a lui dedicato, ha scritto: “Nell’idea di romanzo di Arbasino le citazioni sostituiscono l’intreccio o l’avventura del romanzo tradizionale: sono altre avventure verso altri mondi noti o meno noti o ignoti”. Di lui è stato anche detto che è erede della tradizione illuministica lombarda, quella di Giuseppe Parini per intenderci, per il valore civile dei suoi interventi pubblici. Ha scritto anche libri di viaggio.
Nel 2004 gli è stato assegnato il Premio Chiara alla carriera.
È solito rivedere e riscrivere le sue opere, pertanto quasi tutte sono state ripubblicate in edizioni aggiornate
mercoledì 3 febbraio 2010
Intervista a Dacia Maraini
Dacia trascorse la sua infanzia in Giappone dove la sua famiglia si stabilì dal 1939 al 1946. Lì, dal 1943 al 1946, la famiglia fu internata in un campo di concentramento giapponese, dove Dacia patì estrema fame. Al ritorno in Italia, si trasferirono in Sicilia, presso i nonni materni, nella Villa di Valguarnera di Bagheria, ma poi i genitori si separarono.
A 18 anni Dacia raggiunse il padre a Roma dove riscosse il suo primo successo con il romanzo La vacanza (1962). Seguono L'età del malessere (1963), A memoria (1967), Memorie di una ladra (1972), Donna in guerra (1975), Il treno per Helsinki (1984), Isolina (1985, Premio Fregene 1985), La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990, Premio Campiello; Libro dell'Anno 1990), Bagheria (1993), Voci (1994), Un clandestino a bordo (1996), Dolce per sé (1997) e la raccolta di racconti Buio (1999) che ha vinto il Premio Strega. Nel 2001 ha pubblicato La nave per Kobe, in cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia in Giappone, e Amata scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni. Nel 2004 è la volta di Colomba. Nel 2007 pubblica “Il gioco dell’universo” (Mondadori) con il quale vince il Premio Cimitile nella sezione di narrativa. Nel 2008 pubblica Il treno dell'ultima notte.
Si è occupata anche molto di teatro; nel 1973 ha fondato a Roma con Maricla Boggio, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto soltanto da donne. Ha scritto più di sessanta testi teatrali rappresentati in Italia e all'estero, tra cui ricordiamo Manifesto dal carcere e Dialogo di una prostituta con un suo cliente.
Fu a lungo compagna di Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1978. Tra i premi vinti, tra cui il Premio Cimitile, Campiello e Strega, c'è stato il Premio Pinuccio Tatarella.[3]
martedì 2 febbraio 2010
Michele Ranchetti
Michele Ranchetti è nato a Milano nel 1925 morto il 2 febbraio 2008.
Ha vissuto a Firenze dal 1967. Storico della chiesa (Cultura e riforma religiosa nella storia del modernismo, Torino, Einaudi, 1963) e attento commentatore della recente evoluzione del cattolicesimo, sia in libri (Gli ultimi preti. Figure del cattolicesimo contemporaneo, Edizioni Cultura della pace, Fiesole, 1997) sia su giornali e riviste, studioso di Wittgenstein e Heidegger.
Ha insegnato all’Università di Firenze. È anche pittore. È autore di due raccolte poetiche, La mente musicale (Milano, Garzanti, 1988) e Verbale (Milano, Garzanti, 2001). È traduttore di poesia (Paul Celan, Conseguito silenzio, traduzione di Michele Ranchetti e Jutta Leskien, 1998; Paul Celan, Sotto il tiro di presagi, poesie inedite 1948-1969, traduzione e cura di Michele Ranchetti e Jutta Leskien, 2001; Shmueli, Ilana Di’ che Gerusalemme è: su Paul Celan: ottobre 1969-aprile 1970, a cura di Jutta Leskien e Michele Ranchetti, 2002).
Per le Edizioni di Storia e Letteratura (Roma) ha pubblicato, in tre volumi, un’ampia raccolta dei suoi saggi: L’etica del testo (1999), Chiesa cattolica ed esperienza religiosa (2000), Lo spettro della psicoanalisi (2000), Scritti in figura (2002). E inoltre, Non c’è più religione: istituzione e verità nel cattolicesimo italiano del Novecento, Milano, Garzanti, 2002. Di recente gli è stato dedicato un volume monografico: Anima e paura. Studi in onore di Michele Ranchetti (Macerata, Quodlibet, 1998).