E non inganni la compostezza della forma. Anche la crudeltà del mondo della vita è qui compresa: abbiamo il dolore creaturale di morti e mutilazioni, come un sacrificio, come un prezzo, innocente, da pagare all’esistenza. Ma su tutto circola quella luce meridiana nel cui fulgore tutto è divino e al contempo saldamente ancorato alla terra che l’ha generato.
Giorgio Morale offre una lettura del libro di Angela Passarello Anante delle voci bianche, antiche presenze che riemergono nella memoria per rimanere nel tempo senza tempo di chi legge