venerdì 31 luglio 2009

Fede

la fede è un fatto personale, si dice, a alcuni sono infastiditi quando qualcuno ne parla come di qualcosa di bello, che sarebbe bello che tutti avessero, ma chi ha fede o chi la cerca non si scoraggia e, nonostante i tempi, intona un salmo

giovedì 30 luglio 2009

Federica Pellegrini

Cosa fa di una persona una campionessa? Federica Pellegrini in un racconto di Emanuele Kraushaar. Di lei sappiamo che ha conquistato due ori mondiali, e che ha superato la paura. E di noi cosa sappiamo?

mercoledì 29 luglio 2009

Al posto mio

"Ucciso per sbaglio" come se poi ci fosse un bersaglio giusto perché in qualche caso sia giusto uccidere essere uccisi, eppure ucciso al posto di un altro è qualcosa che ci lascia inebediti, come si può a sangue freddo uccidere un innocente? Una memoria che lacera il cuore, un racconto per non dimenticare. Mai

martedì 28 luglio 2009

Ciò che non si vede

Non si vede bene che con il cuore, diceva la volpe al piccolo principe, l'indispensabile è invisibile agli occhi.
Così, R.Rossi Testa ci provoca a guardare all'altro oltre l'apparenza, sembra banale, ma ancora oggi, non lo è

lunedì 27 luglio 2009

In luce

Quante sono le variabili che entrano in gioco in tutto ciò che accade da quando ci alziamo al mattino a quando andiamo a dormire e che non cessano neppure nelle nostre ore di sonno? Com'è possibile districare la trama delle infinite possibilità delle quali poi una sola, magari incredibile si verifica in un istante? Esiste il destino? E se si che cos'è?

domenica 26 luglio 2009

Verbi in ere

Curiosità linguistiche. Dove catalogare i verbi fare e dire? Prima e terza coniugazione, direte voi! E invece no. Le forme contratte, o sincopate mantengono la loro appartenenza originaria. ce lo dice il nostro esperto: Fausto Raso.

sabato 25 luglio 2009

I morti

Una poesia animata con la traduzione di Renata Morresi


The dead are always looking down on us, they say.

while we are putting on our shoes or making a sandwich,

they are looking down through the glass bottom boats of heaven

as they row themselves slowly through eternity.



They watch the tops of our heads moving below on earth,

and when we lie down in a field or on a couch,

drugged perhaps by the hum of a long afternoon,

they think we are looking back at them,

which makes them lift their oars and fall silent

and wait, like parents, for us to close our eyes.



venerdì 24 luglio 2009

Cento madri

Una mitica città siciliana, un piccolo principino e le sue cento madri, opulente e inafferrabili, carnali e misteriose: in un'atmosfera surreale e soffocante un bambino cresce segnato da questa presenza femminile molteplice e variegata che tutto avvolge e tutto possiede. Ma un senso di colpa, la premonizione di un atroce delitto si insinuano nel fragile equilibrio di questo grande harem e del suo principino. Come potrà il bambino ormai cresciuto liberarsi da questa ovattata prigione? Sarà possibile distaccarsi dalle cento madri senza uccidere qualcosa di sé e di loro?
Dalla quarta di copertina.
A.Lentini, Cento madri, Foschi

giovedì 23 luglio 2009

Quella sera

Domande, domande, domande, il nostro tempo, il post-moderno con il suo nichilismo, la filosofia negativa che ha ridotto il vivere ad un etrerno presente senza prospettive, progetti, speranze, è anche un tempo di domande, a volte faziose, tendenziose ma che comunque tendono a mostrare un nervo scoperto, quello che chiede risposte al senso della vita. Qualcuno risponde, ma non aspettatevi teorie, astrazioni o cavilli. Qui si trova il cuore di una risposta che si da con la vita.

mercoledì 22 luglio 2009

La porta in faccia

Siamo tutti in cerca di segni, tracce, grani di pane, sassolini che ci indichino il cammino, soprattutto quando restiamo soli e la vita sembra troppo dura senza. Saper cogliere le invisibili tracce dell'oltre questo è dei bambini o dei cuori limpidi, e allora anche una porta in faccia può dirci la via

martedì 21 luglio 2009

Giobbe

Gianmario Lucini vive a Sondrio. Si è laureato in Scienze dell'Educazione all'Università Cattolica di Brescia, e ha frequentato il corso di specializzazione in critica letteraria ed artistica tenuto dal Prof. Baroni dell'Università Cattolica di Milano. Lavora come impiegato a Part Time presso la locale ASL. È titolare di un piccolo studio di formazione.
Ha pubblicato diverse poesie negli anni '80 e si è qualificato nella rosa dei finalisti di alcuni importanti premi negli anni 1999 e 2000 (Maestrale, Merano Europa, Spallicci, Aspera, ecc.). Ha pubblicato una plaquette per gli amici negli anni '80 ("Vecchio il tempo", 1984). È attivo collaboratore di riviste e siti letterari, soprattutto come critico di poesia contemporanea ("Club", "Pseudolo", "Maestrale", "Poiein" - quest'ultima da lui diretta e sul Web dal marzo 2001).

lunedì 20 luglio 2009

Saggi

Continua il viaggio di Giuseppe Panella nel mondo della letteratura dei nostri giorni. Letture attente, approfondimenti, uno sguardo capace di mettere il lettore in grado di decifrare le pagine del nostro mondo, un mondo a tratti apparentemente incomprensibile.

domenica 19 luglio 2009

Da decifrare

La vita forse è incontri che si intrecciano senza un ordine, senza un criterio che si possa comprendere preventivamente. La vita è il debordare del futuro che straripa nel presente e dilaga verso orizzonti imprevedibili, sorpresa , imprevisto, forse, meraviglia

sabato 18 luglio 2009

Gat shemanin

Un uomo, solo, abbandonato anche da quelli che hanno condiviso con lui i sogni e i repiri della vita. Un mistero quello di chi lotta nonostante tutto, nonostante la vita abba decretato la sua condanna a morte.

venerdì 17 luglio 2009

Vado

Cosa fa possibile l'agire umano. se tutto volge verso una fine irreversibile, verso il baratro oscuro della morte cosa spinge l'essere umano a costruire, lottare, a dare tutto fino all'ultimo respiro?

Senza tempo

E non inganni la compostezza della forma. Anche la crudeltà del mondo della vita è qui compresa: abbiamo il dolore creaturale di morti e mutilazioni, come un sacrificio, come un prezzo, innocente, da pagare all’esistenza. Ma su tutto circola quella luce meridiana nel cui fulgore tutto è divino e al contempo saldamente ancorato alla terra che l’ha generato.

Giorgio Morale offre una lettura del libro di Angela Passarello Anante delle voci bianche, antiche presenze che riemergono nella memoria per rimanere nel tempo senza tempo di chi legge

mercoledì 15 luglio 2009

L'orologio da polso

Il tempo, l'eterno, il caso, i destino, e intanto l'orologio come la clessidra segna l'inizio e la fine del nostro vivere che è un po' il nostro morire e in questa contraddizione conduciamo la nostra incerta vita

martedì 14 luglio 2009

Nella follia

siamo arrivati fin qua
l'attore e la sciantosa
e siamo pronti a qualsiasi cosa
pur di stare qua
siamo il padre e la figlia
arrivati fin qua...


Siamo prontri a qualsiasi cosa, pur di scrivere e pubblicare, pur di essere letti, pubblicati, forse anche se non siamo capiti, forse anche se fossimo fraintesi. Eccoci, scrittori in lotta col tempo, con il bisogno di dire, di rimanere nel tempo che fugge, nel tempo che non dà tregua

lunedì 13 luglio 2009

Annuncio


SIT-IN NAZIONALE A ROMA

davanti al Parlamento per il 15 luglio, dalle ore 10.30.

domenica 12 luglio 2009

Caritas in veritate

Tre capisaldi su cui poggiare le fondamenta del mondo: carità, verità e giustizia, su queste virtù si giocano secondo benedetto XVI i destini di tutta l'umanità

sabato 11 luglio 2009

Atropo

Nella mitologia greca, Atropo (in greco:Ἄτροπος) era una delle tre Moire (o Parche, nella mitologia romana), figlia, secondo una versione, della Notte o, secondo un'altra, di Zeus e di Temi (o Mnemosine).Atropo, non era una grande dea, ma certamente alle altre superiore e più anziana...) delle tre sorelle, è colei che non si può evitare, l'inflessibile; rappresenta il destino finale della morte d'ogni individuo poiché a lei era assegnato il compito di recidere, con lucide cesoie, il filo che rappresentava la vita del singolo, decretandone il momento della morte.

Eppure si puà raccontare di lei diversamente

giovedì 9 luglio 2009

Premio Pascoli

Diritti? agli operai? ma / quando mai? che è / già tanto riuscire a non / farsi pestare i piedi, non / farsi, di nuovo, trattare // da schiavi. Ora, poi, / che i tempi sono tornati / bui: contratti / precarî e tanti poveri cristi / di ogni angolo del mondo // disposti a lavorare anche / di notte in cambio di due / sporchi euro; ora che / è da tenerselo stretto / con i denti, il posto, // tentando un equilibrio fra / schifo e ricatto, stanchezza / e bisogno; con una voglia / che monta, a volte, di / mandarli tutti a farsi fottere // i padroni, loro che si sentono / padroni anche della tua vita, / che ti contano i minuti / al bagno. Diritti? agli operai? / fesso chi si fosse illuso.

Fabio Franzin ha vinto il premio Pascoli con la sua raccolta in lingua madre, il dialetto veneto.
Una lettura da fare.

mercoledì 8 luglio 2009

Convulsioni

Leggere libri : sì, giusto, bello, nobile, importante ma quali libri? A ben vedere nelle librerie, trasformate ormani, da vecchi magazzini polverosi a centri commerciali lumionvulsioninosi, accoglienti, colorati, comodi, c'è di tutto e tutto bene in ordiene e bella vista, difficile districarsi nell'offerta, scivere oggi è facilissimo, basta un portatile e un programma word, ma poi? Cosa resta di tutta quella carta colorata sugli scaffali? Speriamo qualcosa.

martedì 7 luglio 2009

Cassandre straniere

Anche dall'estero arrivano forti critiche all'Italia massime, nella persona del suo Primo Ministro (evitiamo il tristissimo termine premier ). Asso piglia tutto dell'imprenditoria e della politica o abile illusionista capace solo di parole rassicuranti? A voi la sentenza Saramago la pensa così.

lunedì 6 luglio 2009

Il tempo materiale

Gioregio Vasta, Il tempo materiale, Minimum Fax

Il 1978 come il primo e l'ultimo degli anni. In una Palermo selvaggia, immobile, quasi preistorica, tre ragazzini colmi di desiderio e ideologia si affacciano al mondo per la prima volta. E da Palermo sentono il vento di Roma nell'annus horribilis della Repubblica: le Brigate Rosse e il caso Moro. E, nauseati dalla vita di provincia e dal provincialismo senza redenzione dell'Italia, fondano un loro gruppo terrorista. Ribattezzatisi con i nomi di battaglia di Nimbo, Volo e Raggio, questi ragazzi si ritroveranno a progettare attentati in uno stato disperatamente lucido. E passeranno all'azione, generando caos e violenza, prima nella scuola, poi in tutta Palermo. Ma Nimbo (l'io narrante) scopre che tutti i nodi che non riescono a venire al pettine sono riassunti nell'irriducibile figura di una compagna di scuola: la ragazzina che lui sente di amare e che ribattezza «bambina creola». Un romanzo intenso e lacerante, capace di fotografare un intero paese nel momento in cui perde definitivamente l'innocenza, passando dall'innocuo bianco e nero del Carosello ai colori accesi di una lunga stagione di sangue. Ma l'esordio di Giorgio Vasta è anche la cronaca di una storia d'amore impossibile: leggendola, non potremo fare a meno di ricordare i ragazzi che siamo stati ­ e di verificare se e quando l'ipotesi farneticante di un sentimento assoluto si è poi infranta sul nudo scoglio dell'età adulta.
(dalla quarta di copertina)

domenica 5 luglio 2009

Invidia

Dostoevskji scrisse Il giocatore in trenta giorni per tenere fede al contratto con l'editore Stellovskji che altrimenti gli avrebbe sottratto i diritti di tutto ciò che aveva e avrebbe scritto nei futuri nove anni. Dostoevskji, non uno qualunque. Il rapporto fra scrittura e denaro è sempre stato difficile anche quando a pagare erano i mecenati. Ciò che è sempre stato sempre sarà ma un buon libro resta sempre un buon libro.

sabato 4 luglio 2009

Politically correct

Politically correct, dire sempre la cosa giusta al momento giusto, dire sempre qualcosa che stia a metà fra il si e il no, insomma non dire mai la verità: giusto o sbagliato? Magari sarebbe meglio essere sinceri con tatto.

venerdì 3 luglio 2009

Elevazione

Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli, delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari, oltre il sole e l'etere, al di là dei confini delle sfere stellate,

spirito mio tu ti muovi con destrezza e, come un bravo nuotatore che si crogiola sulle onde, spartisci gaiamente, con maschio, indicibile piacere, le profonde immensità.

Fuggi lontano da questi miasmi pestiferi, va' a purificarti nell'aria superiore, bevi come un liquido puro e divino il fuoco chiaro che riempie gli spazi limpidi.

Felice chi, lasciatisi alle spalle gli affanni e i dolori che pesano con il loro carico sulla nebbiosa esistenza, può con ala vigorosa slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;

colui i cui pensieri, come allodole, saettano liberamente verso il cielo del mattino; colui che vola sulla vita e comprende agevolmente il linguaggio dei fiori e delle cose mute.

giovedì 2 luglio 2009

M. J.

un breve omaggio ad una delle star più luminose del mondo della canzone Pop morto in circostanze misteriose, forse solo per mantenerte fede al suo mandato: quello di far parlare di sé, Chissà, intanto tutti piangiamo un grande cantante ma anche una vita difficile, nonostante i soldi

mercoledì 1 luglio 2009

Le vie

La città, un labirinto di macchine e ingorghi in cui le vie sono per lo più luoghi di in-comunicazione dal momento che sembra quiasi impossibile raggiungere attraverso di esse la meta, soprattutto nelle ore di punta. Ma c'è sempre la possibilità di uno sguardo diverso sulle cose

Osip Mandel'stam

Perché l'anima è così melodiosa
e così pochi nomi amati
e un ritmo istantaneo - ascolta solo
l'inatteso Aquilone?

Solleverà una nuvola di polvere,
comincerà a fare un rumore di fogli di carta
e non tornerà mai più - o
tornerà completamente diverso...

O, vento largo di Orfeo,
te ne andavi verso i paesi marini -
e, accarezzando un mondo ancora non creato,
io dimenticavo l'inutile "io".

Ho vagato in un bosco fitto di giocattoli
e ho scoperto una grotta celeste...
possibile che io sia proprio qui, ora
e che davvero arriverà la morte?