lunedì 28 marzo 2011

Senzio Mazza

Senzio (Linguaglossa), poeta e critico d'arte, vive a Scandicci. Fin da giovanissimo si è dedicato alla letteratura. Per motivi di lavoro si è trasferito a Firenze. Non ha seguito mode letterarie, ma ha preferito seguire proprie ricerche sul post-ermetismo. Negli anni Cinquanta ha collaborato col prof. Giorgio Piccitto per la formazione del vocabolario siciliano. Negli anni in cui i dialetti cominciavano a sparire ha voluto scrivere in dialetto siciliano, pur senza tralasciare la lingua italiana. E' entrato a far parte del gruppo di poeti che gravita attorno al "Pianeta Poesia" ed è presente nell'antologia Poesia del Novecento in Toscana curata da Franco Manescalchi. Per tre anni consecutivi assieme ad altri poeti è stato presente su invito del Consolato italiano di Ginevra alla "Settimana della lingua italiana nel mondo". Collabora con le riviste "Lumìe di Sicilia" diretta da Mario Gallo e "Arba Sicula" diretta da Gaetano Cipolla della "St.John's University" di New York.

Ha pubblicato: Crusti di sali (Croste di sale) (1987, poesia in dialetto siciliano), Scagghi di sciara (Scaglie di sciara) (2001, poesia in dialetto siciliano), Le rosse stagioni (2003, poesia), Ballata de li spiriti (Ballata degli spiriti) (2004, poesia in dialetto siciliano), Genti di Lingua-Rossa (Genti di Linguaglossa) (2004, poesia in lingua e dialetto siciliano), Anacasta (2006, poesia), L'ultima Via Crucis di S. Incorpora (2009, poesia), L'èbbichi di l'arma (Le epoche dell'anima) (2010, poesia in dialetto siciliano), Infime dissonanze (2010, poesia).

Dal 1960 ha conseguito diversi primi premi in concorsi letterari: "Bergamo e provincia"; "Valente Faustini" Piacenza; "G.D. Guerrazzi" Livorno; "Penna d'Oro" Ancona; "Lanciano"; "Penisola sorrentina" Sorrento; "L'iride" Cava de' Tirreni; "Ignazio Buttitta" Favara (due volte); "Città di Marineo" Palermo; "Fonte d'Ippocrene" Modena; "Vann'Antò-Saitta" Messina; "Guido Modena", San Felice (Modena); "Città di Giarre" (due volte); "Baronessa di Carini" Palermo.

Sulla sua attività letteraria hanno scritto, tra gli altri: M. Barletta, L. Bertolani, G. Cavarra, M. Dilettoso, A. Guidi, C. Infarinato, F. Manescalchi, F. Restivo, M. Scalabrino, M. Sodi.