Antonia Pozzi ( 1912-1938) Nasce a Milano nel 1912 da una importante famiglia lombarda. Vive nella elegante casa milanese di via Mascheroni.
La sua è una delle voci femminili più intense della poesia italiana del Novecento. Il suo suicidio più che ad un atteggiamento romantico-crepuscolare sembra legato al naufragio della personalità, alla difficoltà creatale dalla coincidenza della sua natura appassionata, femminile, con la sua anima aristocratica, di intellettuale e poeta, chiusa e rifiutata da un mondo che non trova spazio per una donna che rinuncia al suo ruolo tradizionale. Le sue sconfitte personali si inseriscono in quelle più ampie della crisi del buio periodo storico che l’Italia sta vivendo e che condurrà alla seconda guerra mondiale. Vive un naufragio in cui perde ogni illusione d’amore e maturerà la consapevolezza di non essere stata amata mai per sé, ma solo e sempre per un’immagine, una maschera che ha dovuto in qualche modo indossare per essere accettata.