lunedì 31 maggio 2010
Signore delle lacrime
domenica 30 maggio 2010
Marco Stazu
sabato 29 maggio 2010
Ecce Homo
Secondo Giambattista Cardi, il nipote dell'artista fiorentino Cigoli, il cardinale Massimo Massimi commissionò alcuni dipinti col soggetto dell'Ecce Homo a tre artisti, Cigoli, Caravaggio e Domenico Passignano. Cardi afferma che tra le opere eseguite, il cardinale apprezzò maggiormente quella eseguita da Cigoli.
L'opera è tratta dal Vangelo di Giovanni 19, 5: Ponzio Pilato mostra Cristo al popolo con le parole, Ecce Homo! ("Ecco l'uomo" - l'uomo che volete crocifiggere). Caravaggio ha combinato la presentazione di Cristo da parte di Pilato con il momento di poco predente in cui Cristo, coronato di spine, è vestito in modo derisorio da re dai suoi aguzzini. Massimi possedeva anche una Coronazione di spine di Caravaggio, (identificata con l'Incoronazione di spine di Prato) e che faceva probabilmente da pendant a quest'opera.
venerdì 28 maggio 2010
Leggere
giovedì 27 maggio 2010
Il conto delle minne
lunedì 24 maggio 2010
racconta
ANGELO MARIA RIPELLINO(1923-1978)
ITINERARIO
NEL MERAVIGLIOSO
domenica 23 maggio 2010
Claudio Leonardi
sabato 22 maggio 2010
I musici
giovedì 20 maggio 2010
Giuseppe Iuliano
Giornalista-pubblicista collabora a quotidiani, periodici e a riviste culturali specializzate.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari.
Premio cultura Presidente del Consiglio.
Cavaliere al merito della Repubblica.
La sua poesia si iscrive nel grande filone della cultura meridionale e trova posto nel meridionalismo della ragione che si oppone in nome delle idee e dei valori civili al meridionalismo di potere e al potere.
Alla stagione degli pseudo-intellettuali asserviti al sistema di potere dominante nel Sud, Iuliano contrappone una poesia civile, di protesta e di proposta, di condanna e di speranza; una poesia che condanna ogni approccio sentimentale alla questione meridionale.
mercoledì 19 maggio 2010
Edoardo Sanguineti
Una figura di letterato a 360 gradi, fuori e dentro il mondo accademico. Poeta, intellettuale, professore di letteratura all’Università di Torino, Salerno e Genova, autore di teatro, critico, saggista, l’attività di Edoardo Sanguineti, nato a Genova il 1930, continua fino ad oggi impegnata in una battaglia culturale iniziata con l’esperienza avanguardistica degli anni Sessanta.
martedì 18 maggio 2010
Giuditta
È conservato alla Galleria nazionale di arte antica di Roma: temporaneamente si trova esposto alle Scuderie del Quirinale in occasione della mostra "Caravaggio". Il dipinto fu commissionato dal banchiere Ottavio Costa
In questo quadro Caravaggio rappresenta l'episodio biblico della decapitazione del condottiero assiro Oloferne da parte della vedova ebraica Giuditta, che voleva salvare il proprio popolo dalla dominazione straniera
lunedì 17 maggio 2010
Scuola
L'indefessa attività di Giorgio Morale per la scuola, per affrontarne problemi e limiti, per cercarne soluzioni, per creare un dibattito costruttivo, continua
domenica 16 maggio 2010
Lettera aperta
Ciao,
sai che i libri che compri potrebbero contenere tracce di foresta pluviale? Dal Salone Internazionale del Libro di Torino lanciamo la nuova classifica “Salvaforeste” sull’editoria italiana, che rivela come la maggior parte dei libri venduti nel nostro Paese sia una minaccia per le preziose foreste di Sumatra e gli ultimi oranghi indonesiani. L’Italia, infatti, è il più importante acquirente europeo di carta indonesiana e il maggior cliente del campione della deforestazione APP (Asia Pulp and Paper).
Al nostro questionario “Salvaforeste” la maggior parte degli editori ha risposto dimostrando trasparenza, ma ha dichiarato di non poter fornire informazioni chiare sulla propria carta e quindi non ha una politica sostenibile. In questo gruppo si trovano i principali gruppi editoriali italiani Mondadori, RCS Libri, Gruppo Giunti e Gruppo Mauri Spagnol.
Soltanto il 18 % delle case editrici interpellate ha scelto di acquistare solo ed esclusivamente carta sostenibile. Tra questi: Bompiani, Fandango, Hacca e Gaffi.
Il 20% è quello dei più “cattivi”: non hanno fornito nessuna informazione utile per poter valutare la sostenibilità della propria carta, dimostrando poca trasparenza e nessuna volontà di escludere dalla propria filiera carta proveniente dalla deforestazione. Tra questi Feltrinelli che da solo controlla quasi il 4% del mercato librario.
Per salvare foreste e oranghi, gli editori devono impegnarsi a garantire a noi lettori che i libri non siano prodotti di distruzione. È più facile di quanto si possa pensare!
venerdì 14 maggio 2010
Pietre
La composizione della scena e delle figure rimanda ancora una volta a Michelangelo, di cui il Merisi era sincero ammiratore: seguendo una diagonale, da destra ci compaiono le figure di Maria di Cleofa a braccia alzate, della Maddalena piangente e della Madonna anziana, che tende la mano sulla testa del figlio come per toccarlo un ultima volta. A deporre il corpo nel sepolcro, San Giovanni e Nicodemo, le cui possenti e scultoree gambe valgono da sole la visione del quadro.
Drammatica è la figura di Cristo, livido e con la bocca dischiusa, e con il dito medio destro indicante, come per casualità, la lapide tombale vista di sguiscio sotto la quale sta per essere sepolto: riferimento chiaro e preciso alla "pietra angolare" da lui rappresentata e su cui si fonda la Chiesa.
giovedì 13 maggio 2010
Cacciatore di sguardi
mercoledì 12 maggio 2010
Carteggio d'amore
martedì 11 maggio 2010
I bari
lunedì 10 maggio 2010
Spagnuolo
domenica 9 maggio 2010
Narciso
Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di età, era un giovane di tale bellezza che ogni abitante della città, uomo o donna, giovane o vecchio, si innamorava di lui, ma Narciso, orgogliosamente, li respingeva tutti. Un giorno, mentre era a caccia di cervi, la ninfa Eco furtivamente seguì il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parola, ma incapace di parlare per prima perché costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciò che le veniva detto; era stata infatti punita da Giunone perché la distraeva con dei lunghi racconti mentre le altre ninfe, amanti di Giove, si nascondevano. Narciso, quando sentì dei passi e gridò: “Chi è là?”, Eco rispose: “Chi è là?” e così continuò, finché Eco non si mostrò e corse ad abbracciare il bel giovane. Narciso, però, allontanò immediatamente in malo modo la ninfa e le disse di lasciarlo solo. Eco, con il cuore a pezzi, trascorse il resto della sua vita in valli solitarie, gemendo per il suo amore non corrisposto, finché di lei rimase solo la voce.
Nemesi, ascoltando questi lamenti, decise di punire il crudele Narciso. Il ragazzo, mentre era nel bosco, si imbatté in una pozza profonda e si accucciò su di essa per bere. Non appena vide, per la prima volta nella sua vita, la sua immagine riflessa si innamorò perdutamente del bel ragazzo che stava fissando, senza rendersi conto che era lui stesso. Solo dopo un po' capì che l'immagine riflessa apparteneva a lui e, comprendendo che non avrebbe mai potuto ottenere quell’amore, si lasciò morire struggendosi inutilmente; si compiva così la profezia di Tiresia. Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suo corpo per collocarlo sul rogo funebre, al suo posto trovarono un fiore cui fu dato il nome narciso. Si narra che Narciso, quando attraversò lo Stige, il fiume dei morti, per entrare nell'Oltretomba, si affacciò sulle acque limacciose del fiume, sperando ancora di vedersi riflesso.
sabato 8 maggio 2010
Sari
venerdì 7 maggio 2010
giovedì 6 maggio 2010
Jean-Claude Izzo
mercoledì 5 maggio 2010
Sviste
È conservato nella Cappella Contarelli della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.
Dalla radiografia sappiamo che Caravaggio compose tre diverse versioni del quadro: nella prima, una composizione più classica e con il fondo chiuso dalla mole di un tempio, ricordo della Maniera, al centro si trovava un soldato che irrompeva nella scena coprendo quasi San Matteo. Tra l'altro pare che il soldato avesse la stessa posa dell'angelo del Riposo durante la fuga in Egitto. Nella seconda versione i gesti dei personaggi acquistavano maggior vigore. Nella terza versione, invece, Caravaggio ambienta la scena in uno spazio profondo, con al centro il martirio del santo, riverso a terra, con ai lati una corona di astanti che fuggono inorriditi.
martedì 4 maggio 2010
Sul libro
Romanzo di Mauro Baldrati (PerdisaPop)
Presentazione alla Mediateca di S.Lazzaro (BO)
Via Caselle 22
mercoledì 5 maggio ore 18.30
Relatore Pierfrancesco Pacoda
lunedì 3 maggio 2010
Lectio
domenica 2 maggio 2010
Salmi laici
sabato 1 maggio 2010
Incontri
Martedì 4 maggio alle 17,30 presso la Sala Ferri di Palazzo Strozzi, con la partecipazione anche del Prof. Giuseppe Panella, si parlerà del libro di Marino Magliani e Vincenzo Pardini Non rimpiango, non lacrimo, non chiamo.
