domenica 31 maggio 2009
Pentecoste
sabato 30 maggio 2009
Donne
venerdì 29 maggio 2009
Sempre
giovedì 28 maggio 2009
La pazza morale
mercoledì 27 maggio 2009
Addio
martedì 26 maggio 2009
Scripta plena
lunedì 25 maggio 2009
Potere
domenica 24 maggio 2009
Tutto da ascoltare.
sabato 23 maggio 2009
Rostagno
venerdì 22 maggio 2009
La vita bassa
Una bella recensione di Giuseppe Panella
giovedì 21 maggio 2009
La rete
mercoledì 20 maggio 2009
Memorie
martedì 19 maggio 2009
Un bambino
lunedì 18 maggio 2009
Tav o non tav?
domenica 17 maggio 2009
Nucleare? No grazie
eppure vogliono ricominciare a produrrlo
sabato 16 maggio 2009
Aut-aut
venerdì 15 maggio 2009
Religione civile
giovedì 14 maggio 2009
Provocazioni
mercoledì 13 maggio 2009
Matti
martedì 12 maggio 2009
L'altro fuoco
L’alta, la cupa fiamma ricade su di te
L’alta, la cupa fiamma ricade su di te,
figura non ancora conosciuta,
ah di già tanto sospirata
dietro a quel velo d’anni e di stagioni
che un dio forse s’accinge a lacerare.
L’incolume delizia, la penosa ansietà
d’esistere ci brucia e incenerisce
ugualmente ambedue. Ma quando tace
la musica fra i nostri visi ignoti
si leva un vento carico d’offerte.
Pari a due stelle opache nella lenta vigilia
cui un pianeta ravviva intimamente
il luminoso spirito notturno
ora noi ci leviamo acuminati,
febbrili d’un futuro senza fine.
Così spira ed aleggia nell’anima veemente
un desiderio più prossimo a sgomento,
una speranza simile a paura,
ma lo sguardo si tende, entra nel sangue
più fertile il respiro della terra.
Assunto nella gelida misura delle statue,
tutto ciò che appariva ormai perfetto
si scioglie e si rianima, la luce
vibra, tremano i rivi fruttuosi
e ronzano augurali città.
L’immagine fedele non serba più colore
e io mi levo, mi libro e mi tormento
a far di me un Mario irraggiungibile
da me stesso, nell’essere incessante
un fuoco che il suo ardore rigenera.
(M.Luzi)
Quando la parola è davvero «poetica» – cioè creativa – diviene come un biblico roveto ardente. Quando è letta, diventa attiva nel lettore, comunica la sua potenza espressiva, ma non si disperde, non si infiacchisce nella lettura: è un fuoco che il suo ardore rigenera (M. Luzi).
Inizia così il saggio di A.Spadaro L'altro fuoco, interessante percorso alla ricerca del senso della parola poetica